Francesca Michielin: «Con un viaggio ho imparato a conoscermi e ho scritto un disco»
«2640» è il nuovo album per la cantante veneta, qui in veste anche di autrice. Un lavoro con tante emozioni dentro e che vanta collaborazioni importanti
MILANO – Uscirà il 12 gennaio il nuovo album di una più matura e conspevole Francesca Michielin. Il nuovo lavoro discografico della cantante di Bassano si intitola 2640 proprio come l'altezza dell'altopiano di Bogotà la città in cui è nata la sua migliore amica, che è la voce che apre questo disco nella prima traccia. Il perchè di questo titolo è presto detto: è stato un viaggio ad ispirarlo «per imparare ad incontrarsi e a riuscire a comunicare ciò che si vuole dire senza bisogno di parole» così lo racconta Francesca. Il disco contiene 13 brani, una sorta di racconto in musica della crescita personale della cantante, delle sue esperienze e della sua visione del mondo. E si avvale della collaborazione, tra gli altri, di due dei più quotati nuovi songwriters italiani: Calcutta e Tommaso Paradiso, leader dei The Giornalisti.
Un album con tre anime
«Dentro l'album albergano tre anime - spiega Francesca Michielin - come i tre triangoli del logo: quello rosso rappresenta il vulcano, l'esplosione e l'importanza di comunicare. Quello azzurro è il mare, la necessità di imparare ad ascoltare. E poi c'è quello verde, la montagna dalla quale provengo: è il legame con le mie origini, ma è anche l'immaginazione. Sono tre anime incastrate fra loro, mi rappresentano». Tre sono le parole chiave che rappresentano il lavoro di Francesca: comunicare, imparare e ascoltare. «Non so cosa voglio, ma so cosa voglio dire e l'ho fatto in questo disco», spiega la cantante.
Sonorità e collaborazioni
Sonorità e testi parlano di Bolivia e di Ghana, con ben undici brani scritti dalla cantante 22enne. Calcutta, dopo aver firmato con lei il secondo singolo «Io non abito al mare», la accompagna anche in «La serie B». E, sempre con Calcutta, ma con dei campionamenti di Cosmo, c'è «Tapioca» dove spuntano ritmi afro alla Jovanotti (proprio lui a Francesca ha scritto una mail dicendole di divertirsi, perché «sarà un bel viaggio»). E poi il testo di Tommaso Paradiso: «E se c'era...». Una canzone di incoraggiamento a guardare avanti lasciandosi alle spalle tutto ciò che ci impedisce di farlo.
La canzone che apre il disco invece è «Comunicare»: «È l’ultima canzone che ho scritto, un mese e mezzo fa, e che racchiude il manifesto di quest’album. Alla fine l’unica cosa importante oggi è entrare in contatto con le persone, ascoltarsi, capirsi».
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