19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Gravidanza e parto

Non è mai troppo tardi per un figlio: ecco la 70enne che ha partorito un bambino

La mamma più anziana del pianeta ha messo alla luce un neonato sano e bello. Ma quali saranno le conseguenze?

Mamma 72enne partorisce in India
Mamma 72enne partorisce in India Foto: Shutterstock

Più si è giovani, più è semplice mettere al mondo una nuova creatura. Non a caso siamo abituati a eseguire decine di esami diagnostici se la mamma sfiora i quarant’anni. Ma cosa ne penserebbero i medici se vedessero una donna che ha superato i 65 anni portare una gravidanza in tutta serenità? E non si tratta di una leggenda metropolitana. È accaduto davvero, in India.

Mamma da record
Ne siamo certi, mamme come lei ce ne sono poche. O forse nessuna. Si chiama Daljinder Kaur ed è una delle donne più anziane del pianeta ad aver partorito. Quanti anni ha? Lei afferma di averne settanta, ma dai documenti che ha rilasciato al momento della nascita del piccolo si è scoperto averne 72. In ogni caso -arrivati a questo punto – non sono di certo due anni che fanno la differenza.

Come è riuscita a concepire?
HARYANA - Ovviamente la domanda sorge spontanea: come è riuscita, una donna di 70, anni a concepire? In realtà non lo ha fatto in maniera naturale: ha utilizzato una tecnica di fecondazione in vitro. Il piccolo è nato il 19 aprile del 2016 e ci chiama Arman Singh.

Come è nata l’idea?
L’idea di avere un bambino in tarda età nata dal fatto che Kaur e suo marito Mohinder Singh non riuscivano ad avere un bambino. Hanno passato anni e anni a pregare perché ciò avvenisse. «Mi sento benedetta per essere stata in grado di avere un mio bambino. Avevo perso la speranza di diventare madre. Mi sentivo vuota e tanto sola», ha dichiarato Kaur ad AFP. «A causa di una lotta familiare non ci siamo mai concentrati sul nostro sogno di diventare genitori. Nel settembre del 2014, mia moglie mi ha dato un ultimatum e mi ha detto che sarebbe andata al National Fertility and Test Tube Baby Centre di Hisar (Haryana), indipendentemente dal fatto che l’accompagnassi o meno», spiega Mohinder. La risposta della clinica? Meglio adottare un bambino bisognoso.

Volere e potere
Nonostante il costo ammontasse a migliaia di dollari, la coppia non ha desistito e ha comunque portato a termine il trattamento di fecondazione artificiale. E oggi, finalmente, il loro sogno è divenuto realtà. La coppia di coniugi è felice. A questo punto ci sarà da chiedersi se anche il bambino lo sarà, considerando che c’è una forte probabilità che rimanga solo proprio nel momento più delicato della sua esistenza: in età adolescenziale.