19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Banca del seme

Medico inganna le proprie pazienti e le feconda con il suo seme

L’incredibile scoperta è avvenuta su Internet dai suoi discendenti. Il ginecologo oggi conta circa 50 figli, e rischia cinque anni di carcere

Medico inganna le pazienti e dona il suo seme
Medico inganna le pazienti e dona il suo seme Foto: Shutterstock

INDIANAPOLIS - A quante donne sarà capitato di rivolgersi al proprio ginecologo per un problema di fertilità. A molte di loro potrebbe essere stata proposta un’inseminazione artificiale. Ed è proprio quello che hanno fatto le pazienti che sono rivolte a Donald Cline, un medico dell’Indiana. Chi è riuscita finalmente a coronare il proprio sogno di diventare mamma si è anche dovuta scontrare con una brutta sorpresa.

Di chi vorresti che fosse il figlio?
Quando si esegue un impianto artificiale con il seme altrui, si pensa sempre a chi potrebbe essere il vero padre. E sì, perché da lui si prendono in parte i tratti somatici, ma anche la sua intelligenza e buona parte del carattere. Ed è così che si fantastica su qualche baldo giovane, plurilaureato e dal fisico impeccabile. Peccato che le pazienti di Donald Cline hanno scoperto che il seme non apparteneva a niente di simile, bensì al proprio ginecologo.

  • Approfondimento: cos’è la banca del seme
    La banca del seme è un’azienda che riceve lo sperma da vari donatori pagati appositamente per farlo. In Italia è necessario fornire le proprie generalità, mentre negli Stati Uniti è possibile farlo in forma anonima. Ecco il motivo per cui Donald Cline è riuscito a fare facilmente questo giochetto.

Padre di oltre 50 figli
Ed è così che l’eminente ginecologo ha risparmiato sul seme, con un po’ di fai da te. Alle sue pazienti, almeno una cinquantina accertate, ha donato il suo seme mettendo al mondo oltre 50 figli. Si può affermare con assoluta certezza che è uno dei padri più prolifici al mondo.

La scoperta? Merito della figlia
A questo punto verrebbe da chiedersi come hanno fatto le ignare mamme a scoprire di essere state ingannate. Il merito lo si deve a una delle figlie, Jacoba Ballard, che voleva risalire alle sue origini e quindi al suo padre biologico. Come qualsiasi giovane che si rispetti, ha deciso di condurre la maggior parte della ricerca su Internet. Qui, attraverso un sito americano, è riuscita a scoprire di avere otto fratelli. Uno di questi era Kristy Killion che aveva deciso inizialmente di rivolgersi al ginecologo della madre, ma avendo avuto risposta negativa si era affidato allo stesso sito, scoprendo di avere diversi fratelli.

Un passo dal sospetto
È possibile avere più di 10 fratelli? Il dubbio comincia a insinuarsi nella mente di Jacoba e Kristy che hanno deciso di eseguire un test del DNA. Ed è qui che i sospetti hanno cominciato a prendere forma. Il DNA era simile a quello di Doug Cline, il figlio ufficiale del ginecologo.

Troppi fratelli
A questo punto Jacoba e Kristy decidono di incontrare il ginecologo – ormai alla soglia degli ottant’anni – insieme agli altri sette figli contattati su Internet. Il medico, messo con le spalle al muro, si vede costretto a confessare: ha messo incinta almeno una cinquantina di donne. E non lo ha fatto donando lo sperma attraverso la banca del seme, bensì in maniera diretta nella sua clinica.

Il conto è presto fatto
Se oggi il ginecologo ha 77 anni, significa che è nato nel 1939. E le inseminazioni sono avvenute per una decina di anni, dal 1970 al 1981. A questo punto il conto è presto fatto: Donald Cline avrebbe donato il seme tra i 30 e i 40 anni di età.

Le bugie continuano
Se da un lato il medico sembrava finalmente essersi liberato di un peso, non è così. Infatti, dopo essere stato interrogato ufficialmente dagli inquirenti ha negato tutto. Dopodiché ha ritrattato dicendo di averlo fatto al massimo una decina di volte. Meno era impossibile, considerando che erano 9 i figli accertati. Al termine, la sua spiegazione appariva tanto semplice quanto assurda: «Avevo terminato lo sperma a disposizione della mia clinica». La scusa non regge, il medico viene rinviato a giudizio. Il rischio sono cinque anni di carcere per frode. Ma, vista l’età del medico, se i tempi della giustizia saranno lunghi, è difficile che riesca a scontare la sua pena.