29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Editoria

Il Friuli Venezia Giulia è un modello culturale vincente per i libri

È quanto emerge dall'ebook curato dall'Associazione Italiana Editori (Aie) «Friuli Venezia Giulia. Editori, lettura, libri eBook, biblioteche», in uscita oggi sulle principali piattaforme (solo per oggi in modo gratuito per festeggiare Il Maggio dei Libri) e presentato a Più libri Circus, la vetrina dell'editoria indipendente in tour che affianca fino al 25 maggio il Festival èStoria.

TRIESTE - Il Friuli Venezia Giulia è un modello culturale vincente per i libri, e soprattutto esportabile. È quanto emerge dall'ebook curato dall'Associazione Italiana Editori (Aie) «Friuli Venezia Giulia. Editori, lettura, libri eBook, biblioteche», in uscita oggi sulle principali piattaforme (solo per oggi in modo gratuito per festeggiare Il Maggio dei Libri) e presentato a Più libri Circus, la vetrina dell'editoria indipendente in tour che affianca fino al 25 maggio il Festival èStoria.

BOOM DI LETTORI - Il sistema-Friuli Venezia Giulia - spiegano da Aie - ha 13 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale dei lettori italiani (56,4% rispetto a un decisamente modesto 43% di media): quel dato nel 1984 era solo al 7,5%... Un boom di lettori in soli trent'anni. E' anche la regione con la minore percentuale di lettori che non vanno oltre un libro letto ogni quattro mesi (38,1% rispetto alla media nazionale del 46,6%), e la regione con una percentuale maggiore di lettori di uno o più libri al mese (e sempre rispetto alla media nazionale: 17,9% vs 13,9%); con il minor numero di famiglie che in casa non hanno «neanche un libro» (4,1% vs 10,8%) e con una percentuale maggiore di chi ne possiede più di 400 (10,2% vs 6,2%). E, sia pure con scarti minori (e sempre rispetto alla media nazionale), lì si leggono più eBook (9,4% vs 9,1%); si usano di più le nuove tecnologie rispetto alla media nazionale (usa il pc tutti i giorni il 38,2% della popolazione regionale vs 34,1% di quella nazionale, si collega a Internet tutti i giorni il 36,1% vs il 33,3%).
Una conferma ulteriore che dove si legge molto si usano di più le nuove tecnologie.

ESPERIENZA PERSONALE - «La lettura è un piacere intimo e profondo, è una scoperta e un'esperienza personale, nessuno può essere costretto a leggere. Ma la lettura non nasce nel deserto - ha sottolineato Antonio Monaco, presidente dei Piccoli editori di Aie - Proprio perché è così soggettiva deve essere alimentata da tante occasioni, come la presenza di librerie, biblioteche e manifestazioni culturali. Così nasce il miracolo della lettura e per questo abbiamo dato vita a Più libri Circus, per accrescere ulteriormente queste opportunità e far scoprire libri (ed editori) che molti lettori non avevano mai visto».