Maestre in rivolta a Torino: centinaia rischiano il posto, bloccato corso Vittorio Emanuele II
Si sono date appuntamento sotto la sede dell'Ufficio scolastico regionale in corso Vittorio Emanuele II e da lì hanno dato vita a una sonora protesta
TORINO - Hanno tutte un diploma di scuola magistrale e, grazie a una sentenza del Tar, sono state ammesse con riserva a insegnare. Alcune di loro hanno lasciato il posto in scuole paritarie, altre in istituti privati e ora vedono a rischio il loro futuro lavorativo a causa di una sentenza nazionale che le estrometterebbe dalle graduatorie. Le insegnanti di Torino non ci stanno e, in circa 200 questa mattina, mercoledì 27 dicembre, hanno inforcato la via della protesta. «Come avete potuto dichiarare non più idonei maestri che per anni hanno insegnato nelle scuole?» commenta un gruppo di genitori dell'IC Padre Gemelli di Torino in una lettera rivolta direttamente al Ministro della Pubblica Istruzione. «Ritirate questa sentenza ingiusta e ignobile, altrimenti dovrete ammettere di aver lasciato la scuola nelle mani di incompetenti».
MAESTRE - Gli insegnanti si sono dati appuntamento sotto la sede dell'Ufficio Scolastico Regionale di corso Vittorio Emanuele II e da lì hanno dato vita a una sonora manifestazione di protesta. Più volte, nell'arco di questa mattina, il traffico è stato intralciato sia nel controviale che nel viale principale a causa delle incursioni dei manifestanti. Stando a quanto è emerso fin ora, sarebbero circa 800 i docenti che rischiano il posto a Torino e provincia, duemila in tutta la Regione.
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