Gli incendi non si arrestato, fiamme visibili da Torino: pronta la richiesta di stato di calamità
Sabato ci sarà un sopralluogo nelle zone colpite dagli incendi e potrebbe partire la richiesta dello stato di calamità. Lo ha annunciato il presidente Sergio Chiamparino
TORINO - Gli incendi in provincia non si arrestano e la situazione è diventata talmente preoccupante che la Regione sabato potrebbe chiedere lo stato di calamità. Lo ha annunciato il presidente Sergio Chiamparino a poche ore dalla morte di un giovane di 26 anni, Alberto Albrile, a Cantalupa, colto da un malore mentre tentava di arginare le fiamme insieme alla madre. Fiamme che ormai hanno invaso tutta la Valsusa e sono diventati visibili anche da Torino. In particolare l’incendio si è esteso nei comuni di Caprie, Rubiana, Castellamonte, Ribordone, Perrero, Locana e appunto Cantalupa. Ancora più critica la situazione a Cumiana dove le fiamme sono arrivate a meno di 800 metri dalle abitazioni con una decina di persone fatte evacuare a Cascina Pietra.
CHIAMPARINO - «La situazione continua a essere difficile», ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, «verificheremo la situazione dei danni, ma pensiamo che ci siano le condizioni per chiedere lo stato di calamità. Domani in Giunta ci sarà un incontro con i responsabili dei settori operativi per fare il primo punto». Sabato è previsto un sopralluogo nelle zone colpite dagli incendi e potrebbe partire la richiesta dello stato di calamità.