La Valsusa in fiamme lentamente muore, e la pioggia non arriverà
Dal Cuneese alle Valli al confine con la Val D'Aosta, continuano a bruciare senza sosta le montagne piemontesi con il forte vento: distrutti 2000 ettari, 25 focolai attivi, decine di sfollati
TORINO - Dal Cuneese alle Valli al confine con la Valle D'Aosta, continuano a bruciare senza sosta le montagne piemontesi con il forte vento - anche fino a 100 km all'ora - che riaccende focolai che sembravano ormai domati. Sono 25 almeno quelli censiti, otto gli incendi di maggiori dimensioni, 2000 ettari di terreno già distrutti. Migliaia tra volontari e vigili del fuoco che lavorano senza sosta per tenere le fiamme lontano dalle case, ma sono già alcune decine gli sfollati. All'opera, malgrado il forte vento, anche alcuni aerei antincendio Canadair.
Niente pioggia
La pioggia secondo le previsioni non verrà in aiuto per almeno tutta la settimana. Le polveri sottili sono salite alle stelle a Torino, ma il Comune ha deciso di lasciare libera la circolazione alle auto anche per permettere di andare a cercare aria pulita da qualche altra parte.
Situazione più critica a Mompantero
Nelle Valli del Cuneese situazione critica, in particolare, in valle Varaita, mentre in alta Valle Stura resta chiusa la Statale della Maddalena. Nel Pinerolese la zona di Cantalupa assediata dalle fiamme ma la situazione più critica è in Valsusa, dove le frazioni di Mompantero e le borgate vicine in parte sono state abbandonate. Sotto il Gran Paradiso fiamme anche in Valle Orco e Soana, con gli abitanti del paese di Locana in allarme, perché le fiamme si sono avvicinate pericolosamente alle case. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino ha formalizzato la richiesta di Stato d'emergenza.