Rivoluzione per i trasporti pubblici, tram e bus più veloci con i tagli delle fermate
L’assessore ai Trasporti Maria Lapietra annuncia la sperimentazione: «Chiuderemo temporaneamente le fermate a meno di 300 metri di distanza, in modo tale che i mezzi vadano più veloci». Ma l’opposizione non ci sta
TORINO - Parte la rivoluzione a 5 Stelle per il trasporto pubblico torinese. L’assessore Maria Lapietra ha spiegato le nuove strategie che l’amministrazione metterà in pratica a breve per adeguare i tempi di percorrenza dei mezzi pubblici e in particolare velocizzare le corse. Un lavoro iniziato il primo luglio scorso che porterà alla chiusura temporanea di decine di fermate di bus e tram, in modo tale che sulla stessa linea non ce ne siano due a meno di 300 metri l’una dall’altra, ma rimanendo sempre al di sotto dei 500 metri. Si tratta di una sperimentazione e dovrebbe partire con una delle linee più trafficate che taglia la città: il tram 4, quello che è definito la «metropolitana di superficie», conta oggi una cinquantina di fermate e, a quanto pare, almeno 20 saranno temporaneamente chiuse. Questo permetterà di velocizzare le corse e di fatto attendere meno l’arrivo del mezzo su rotaie.
La velocità passa dalle corsie e dai semafori
Velocizzare i mezzi pubblici e provare a disincentivare l’utilizzo dell’auto è uno degli obiettivi dell’amministrazione attuale. Per riuscirci l’assessore ai Trasporti ha in serbo due carte: «Intanto vogliamo aumentare le corsie preferenziali», spiega, «e in secondo luogo dobbiamo mettere mano agli impianti semaforici implementando quelli ‘intelligenti’ soprattutto sulle linee di tram e bus perché quelli che ci sono adesso sono molto scadenti e non funzionano più». Un investimento non da poco ma che potrebbe risolvere tanti problemi di traffico che fino a oggi si creano in diverse zone di Torino impedendo ai mezzi pubblici di essere rapidi nelle corse.
«C’è bisogno di questa sperimentazione?»
Quella che vuole mettere in pratica l’amministrazione Appendino è una rivoluzione, dicevamo. Anche se già la Giunta dell’ex sindaco Piero Fassino aveva vagliato l’ipotesi del taglio delle fermate ma non l’aveva presa in considerazione perché i passeggeri avrebbero dovuto camminare di più per prendere i mezzi pubblici e ci sarebbero stati molti più problemi per anziani e disabili. «C’è bisogno di una sperimentazione per capire che se elimino delle fermate il bus va più veloce?», dice il consigliere del Pd Enzo Lavolta dopo aver appreso le intenzioni dell’assessore ai Trasporti Lapietra. «Nel programma», prosegue Lavolta, «c'era scritto ‘elimineremo le consulenze inutili in Gtt’ e invece l’assessora ha risposto che intanto elimina le fermate».
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