12 gennaio 2025
Aggiornato 21:30
Caso Calciopoli

Agnelli: Scudetto degli onesti? No, dei prescritti

Il Presidente della Juventus: «Lo scudetto 2005-06 lo abbiamo vinto sul campo»

ROMA - «Lo scudetto degli onesti? No, al più è lo scudetto dei prescritti». Stangata di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, che parla del titolo 2005-2006 tolto alla squadra bianconera e assegnato all'Inter dopo il caso Calciopoli. Il numero uno della Vecchia Signora continua: «Lo scudetto 2005-06 lo abbiamo vinto sul campo, con la bellezza di 91 punti. Qualcun altro, invece, se l'è visto recapitare con un atto amministrativo».

Agnelli ha convocato una conferenza stampa a Roma per sviluppare l'esito del Consiglio federale del 18 luglio: «La Juventus è abituata a giocare le partite in campo. La partita oggi si gioca qui a Roma e quindi questo è il luogo più adatto per comunicare le nostre strategie dopo la 'non decisione' del Consiglio federale del 18 luglio», ha aggiunto, alludendo alla riunione del consiglio federale che doveva decidere sull'eventuale revoca dello scudetto del 2006.
«La società ha confidato sin dal 2006 nella giustizia sportiva pagando a carissimo prezzo - continua il numero uno bianconero -. Sono poi emersi alcuni fatti nuovi, principalmente dal processo di Napoli, che sono stati elaborati dal procuratore della Figc, Stefano Palazzi. C'è stata una disparità di trattamento totale e per noi questo è inaccettabile. Il sistema che nel 2006 ha lapidato la Juventus ora si scopre incompetente. Da parte nostra siamo estremamente favorevoli ad un dialogo che permetta di procedere. Però la condizione essenziale è arrivare al dialogo con la parità di trattamento».