Corgnati: Ferrari e Valentino Rossi, l'Italia sul tetto del mondo dei motori
Entrambi partiti nello scetticismo generale, entrambi ora comandano le rispettive classifiche dei Mondiali di Formula 1 e MotoGP, puntando soprattutto sul loro passo gara e sulla continuità di rendimento. Seguendo due binari paralleli
ROMA – È un momento d'oro per il tricolore nel mondo dei motori: «Non poteva iniziare meglio questo 2017 per i colori italiani – analizza il nostro direttore Fabrizio Corgnati – Concluse le gare oltreoceano, sia in Formula 1 che in MotoGP, i nostri beniamini sono in testa alle rispettive classifiche: la Ferrari che comanda il Mondiale a quattro ruote con un vantaggio di tredici punti e Valentino Rossi quello a due ruote con sei lunghezze di margine».
Due vicende, a ben guardare, tutto sommato parallele: «Entrambi sono partiti con pronostici non del tutto a favore. È vero che la Rossa aveva dominato i test pre-campionato e il Dottore era reduce da tre secondi posti consecutivi, ma lo scetticismo nei loro confronti era comunque alto. Fino a qualche mese fa la Mercedes era ritenuta una dominatrice incontrastata, per non parlare delle prove invernali di Rossi, in cui era apparso in difficoltà e non in grado di interpretare al meglio la nuova Yamaha. Sembrava una stagione comunque alla rincorsa, insomma. Invece abbiamo scoperto che i nostri portacolori hanno un'arma in più: ovvero la gara. Nelle prime tappe dei loro campionati, la Ferrari e Valentino sono partiti con un certo deficit, ma il loro passo quando conta davvero, cioè alla domenica, è stato sempre determinante. E infatti il loro rendimento è stato costante, salendo sempre sui rispettivi podi».
Ora le due categorie si preparano all'inizio della fase europea della stagione, la più lunga e decisiva, in programma in Spagna (rispettivamente a Jerez e a Barcellona): «La settimana scorsa, il Cavallino rampante ha prodotto una svolta importante a Sochi, blindando la prima fila. E speriamo che questa spinta, unita a quella di tutti i tifosi italiani, dia una mano anche al fenomeno di Tavullia, a cui manca ancora l'ultimo passo in questa annata: la prima pole position e, soprattutto, la prima vittoria. Magari arriverà proprio a Jerez, la pista dove ha trionfato di più, ben nove volte?»
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