Marquez, pole sotto indagine: cade, ostacola Vinales, ma è il più veloce
Anche al sabato pomeriggio di Austin, Marc ne combina una più del diavolo: prima scivola, poi rallenta Maverick. Eppure partirà al palo per il sesto anno
AUSTIN – La pole position del Gran Premio delle Americhe, la sesta in sei anni, va nelle mani del dominatore di Austin, Marc Marquez. Eppure, prima di centrare quel risultato che era ampiamente prevedibile alla vigilia, il Cabroncito è stato protagonista di una sessione delle sue, combinandone una più del diavolo. Prima cade, a otto minuti dalla fine, alla curva 13, riuscendo comunque a rialzarsi, a tornare ai box e a ripartire insieme agli altri per il suo secondo tentativo. Poi, non vedendo (o facendo finta di non vedere) alle sue spalle l'arrivo di Maverick Vinales, che stava facendo un giro da pole position virtuale, lo ostacola e lo rallenta. Il suo connazionale e rivale si infastidisce non poco, tanto da indirizzargli visibili gestacci, e la direzione gara lo mette sotto investigazione per il suo comportamento.
Vantaggio netto
Finisce comunque con il campione del mondo davanti allo stesso Top Gun di oltre quattro decimi, mentre Andrea Iannone conferma il sorprendente stato di forma emerso dalle prove libere di ieri e completa la prima fila con il terzo tempo. In seconda linea la Yamaha satellite di Johann Zarco (quarto) e quella ufficiale di Valentino Rossi (quinto), insieme alla migliore delle Ducati, quella di Jorge Lorenzo (sesto). In terza fila la Honda clienti di Cal Crutchlow (settimo), l'altra Desmosedici di Andrea Dovizioso (ottavo) e il secondo pilota ufficiale della casa di Tokyo, Dani Pedrosa, nono a dispetto del polso recentemente operato. Domani alle 16:40 italiane il warm up e alle 21 il via della gara.
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