Valentino Rossi è con i migliori: «Ma se Marquez scappa...»
Il Dottore è soddisfatto del passo gara e della costanza di rendimento mostrata dalla sua Yamaha al venerdì: «Il favorito è Marc, oggi l'ho visto molto forte»
TERMAS DE RIO HONDO – Non è la stessa Yamaha che, dodici mesi fa, concluse il Gran Premio d'Argentina con una perentoria doppietta. E, del resto, era anche facile prevederlo. Ma comunque la prestazione della M1 sull'ondulato e tortuoso circuito di Termas de Rio Hondo è stata sufficiente a portare Valentino Rossi al settimo posto assoluto, e per stampargli un sorriso soddisfatto sul volto. «La pista mi piace, è in buone condizioni – ha commentato il Dottore – Mi trovo a mio agio con la moto, specialmente con le gomme da gara: ho un buon passo e riesco a guidare bene. Il nuovo asfalto è un po' migliorato perché ha meno buche. Credo che la Michelin fosse un po' preoccupata per il livello di aderenza, infatti ha portato più gomme. Ma alla fine è rimasto lo stesso del vecchio asfalto».
Questione di gomme
Il passo gara e la costanza di rendimento, insomma, sembrano esserci. Quello che manca ancora alla squadra dei Diapason riguarda proprio le gomme: la messa a punto ideale con le morbide. «Purtroppo con la mescola morbida ho più problemi: mi aspettavo di migliorare di più ma ho fatto fatica – ha ammesso il fenomeno di Tavullia – Questo può essere un problema e va gestito bene. Vedremo domani per le qualifiche, perché conosciamo il nostro potenziale, ma non sappiamo ancora che pneumatico useremo. Ma d'altro canto è ancora molto presto per capire. Di sicuro, quando aumenterà il livello di aderenza, i tempi scenderanno: tutto dipenderà dal fatto che saremo o meno abbastanza forti da compiere la scelta giusta. Dobbiamo lavorare».
Un dominatore
A guardarli dell'esterno, i distacchi sembrano rimanere molto serrati, come già è stato in occasione della vibrante gara inaugurale in Qatar, e lasciano presagire un'altra stagione imprevedibile come la scorsa. A parte Marc Marquez, però, che ha dominato le operazioni e ha rifilato ben 1.1 secondi a Vale. «Sono un po' preoccupato – confessa il numero 46 – Di solito va così: più cresce il grip e più il gruppo si compatta. Ma oggi ho visto Marquez molto forte: di sicuro il favorito è lui, perché è il più veloce. Ma se non andrà in fuga lui, mi aspetto un'altra gara con il gruppone. In generale credo che le forze in campo siano simili a quelle del Qatar. A parte la Ducati, che lì andava molto forte e qui, con le stesse moto, gli stessi piloti, le stesse gomme è in grossi guai. Potrebbe ripresentarsi una situazione simile a quella dell'anno scorso, con alti e bassi per tutti». L'unico dubbio riguarda il rientro ai box con cui il nove volte iridato ha abortito un giro potenzialmente più rapido: si stava forse nascondendo? «No, perché montavo la gomma da gara. Sapevo di essere veloce e volevo entrare nei primi dieci, perché in caso di pioggia al sabato sarebbe stato un grosso problema. E siccome non sapevo se mi sarebbe bastato il tempo per montare la morbida, mi sono fermato. Ma purtroppo con quella mescola ho fatto un tempo più o meno uguale: forse se avessi finito quel giro avrei potuto addirittura guadagnare posizioni».
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