27 agosto 2025
Aggiornato 20:00
Calcio

Futuro Milan: l'orgoglio di Gattuso pronto a sfidare la logica

Il nuovo allenatore rossonero è pronto ad esordire domenica sulla panchina milanista, sotto la protezione della dirigenza e l’affetto dei tifosi. Ringhio ci crede, anche se la logica suggerisce un altro finale per il futuro del Milan.

Gennaro Gattuso, nuovo allenatore del Milan
Gennaro Gattuso, nuovo allenatore del Milan Foto: ANSA

MILANO - Il popolo milanista sta per scoprire Gennaro Gattuso sotto una nuova veste: dopo averne ammirato le gesta di calciatore dal 1999 al 2012, averne applaudito la costanza, la grinta e la dedizione al lavoro sul campo, ora è tempo di valutarne anche le doti in panchina. L’ex centrocampista calabrese è il nuovo allenatore di un Milan in crisi, in difficoltà ed in pesante ritardo dalle zone alte della classifica, costretto ad esonerare Vincenzo Montella ed affidarsi ad un esordiente, che ha grinta e conosce l’ambiente rossonero come pochi altri, ma è pur sempre un tecnico ancora senza gettoni in serie A.

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Il direttore sportivo Mirabelli ha immediatamente difeso la scelta di Gattuso e protetto il nuovo tecnico, già etichettato come traghettatore: «Non chiamiamolo così - ha detto il dirigente - perché Gennaro ha tutte le caratteristiche per far risalire al Milan la china e può giocarsi le sue possibilità. Dargli dell’allenatore ad interim significherebbe fargli subito il funerale, invece sono convinto che ci sorprenderà». Nessuna società (neanche l’Inter l’anno scorso con Vecchi) definirebbe mai traghettatore un allenatore, pure se nelle idee dirigenziali ci fosse quell’idea; il tecnico ha bisogno di fiducia e di avere autorità nello spogliatoio, sapere che tanto, comunque andrà la stagione verrà sostituito, non gioverebbe mai al suo lavoro. Ma il Milan ha le idee chiare sulla panchina del prossimo anno: Gattuso sarà lasciato libero di operare, sarà sostenuto ed avrà giustamente tutto il diritto di giocarsi le proprie carte fino a giugno, ma l’obiettivo di Marco Fassone, inutile nasconderlo, è Antonio Conte, già contattato tramite intermediari circa un mese fa dalla dirigenza rossonera e con cui i colloqui, c’è da giurarci, saranno ancora più fitti ora che Montella ha lasciato la panchina milanista. Conte ha esperienza, mentalità vincente e voglia di tornare in Italia per vincere ancora; il Milan non vuole (e non può) lasciarsi sfuggire un’occasione simile, non vuole (e non deve) vedersi sfilare il tecnico migliore d’Italia sotto il naso senza afferrarlo. Per buona pace di Gattuso che avrà ancora anni ed occasioni per tornare sulla panchina del suo amato Milan.