Il team litiga con il motorista: «Troppi guasti, ci boicottano?»
Divorzio burrascoso tra la Toro Rosso e la Renault (in vista del passaggio alla Honda nel 2018). La scuderia di Faenza ha subìto una raffica di rotture: «E non sono una coincidenza...»

SAN PAOLO – Non è un divorzio pacifico, quello tra la Toro Rosso e il suo attuale motorista, la Renault. E, d'altronde, non poteva esserlo, alla luce della raffica di recenti rotture dei propulsori francesi che hanno inasprito gravemente gli animi in questo finale di stagione. Se nello scorso weekend in Messico la scuderia di Faenza era stata vittima di numerosi guasti alla Mgu-H e al turbo, i guai non sono cessati nemmeno in Brasile: già prima di scendere in pista Brendon Hartley e Pierre Gasly sono stati costretti a sostituire delle componenti, poi il motore del neozelandese è andato in fumo dopo due soli giri per una perdita d'olio, e infine il francese ha dovuto montare ancora due nuovi Mgu-H e turbo accumulando ben 25 posizioni di penalità in griglia.
C'eravamo tanto amati
Ma di chi è la colpa? Secondo il boss della Renault, Cyril Abiteboul, è stata la squadra italiana a non saper gestire bene le loro power unit. Ma a questo atto d'accusa ha risposto piccata la Toro Rosso, diramando un comunicato stampa ufficiale dai toni duri: «Le ultime rotture non c'entrano con il modo in cui il motore è installato nel telaio – si legge nella nota – Quello è rimasto uguale per tutta la stagione, eppure dopo la pausa estiva abbiamo iniziato a soffrire continui guasti, che ci hanno fatto perdere punti e posizioni nel campionato costruttori. Uno dei motivi principali è la mancanza di ricambi che ci sono stati messi a disposizione, al punto che dobbiamo costantemente spostare parti da un propulsore all'altro e a volte montarne di vecchie. Non dobbiamo dimenticare che la Renault è in lotta con la Toro Rosso per il campionato costruttori, quindi potrebbe non essere una coincidenza...».
Lo fanno apposta?
Insomma, il team faentino adombra il sospetto che la casa francese abbia voluto volontariamente boicottarlo, per aiutare la formazione ufficiale Renault a recuperare i cinque punti di distacco dal sesto posto. «Le emozioni sono al massimo», ha cercato di gettare acqua sul fuoco il plenipotenziario della Red Bull, Helmut Marko. Ma se i rapporti sono ormai compromessi, poco male: la Toro Rosso, dal prossimo anno, userà comunque i motori Honda.
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