28 marzo 2024
Aggiornato 14:30
MotoGP | Gran Premio di Valencia

Marquez e Dovizioso, un Mondiale per due: via allo scontro finale

Marc parte da ventuno punti di vantaggio: «Ma questo non significa che sia già fatta». Andrea tenta la rimonta impossibile: «Il mio dovere è quello di vincere domenica»

Marc Marquez e Andrea Dovizioso alla vigilia del GP di Valencia
Marc Marquez e Andrea Dovizioso alla vigilia del GP di Valencia Foto: ANSA

VALENCIA – Come in ogni film western che si rispetti, il duello tra i due cowboy è fissato per domenica, alle 14, quando il sole sarà alto sul campo di battaglia di Valencia. Da una parte c'è il padrone di casa, il più abituato a lottare per il titolo mondiale (e anche a vincerlo), che è anche il favorito d'obbligo, dall'alto dei suoi 21 punti di vantaggio: Marc Marquez. «È stata una stagione dura, e in una sola gara si decide tutto – dichiara il Cabroncito – Cercherò di affrontare questo weekend con la stessa mentalità di sempre, ma si sente che è una domenica speciale. Voglio godermi la festa di questa grande gara davanti al mio pubblico». Il bello è che, per come si era messo l'inizio di stagione, con il dominio del suo connazionale Maverick Vinales e la sua Honda in un certo affanno, forse nemmeno lui si sarebbe aspettato di ritrovarsi qui, all'ultima gara, a giocarsi il sesto titolo mondiale: «La mia prima parte di campionato è stata da 6, la seconda da 9. Ma dipende tutto da domenica: potrebbe finire con un 10 o con un 5».

L'outsider
Il più sorpreso, e sorprendente, di tutti, però, è il suo diretto rivale Andrea Dovizioso: «Io, allora, mi do un 9,5...». E se la merita tutta questa promozione a pieni voti, il forlivese. Partito come il brutto anatroccolo del paddock, il numero due designato della Ducati, ha saputo riscattarsi con una grinta che mai aveva mostrato prima, nella sua carriera. Tanto da vincere ben sei Gran Premi, tanti quanti lo stesso Marquez. «Gli spettatori non se lo aspettavano e per questo sono ancora più orgoglioso – è il bilancio di Desmodovi – Alla prima gara cominciammo bene, poi abbiamo faticato, ma dal Mugello in poi siamo diventati molto competitivi, seppur con qualche alto e basso. Sono riuscito a portare la lotta per il titolo fino all'ultima gara, e di questo sono felicissimo».

Già deciso, o no?
I favori del pronostico, come detto, sono però tutti sulle spalle di Magic Marc. Domenica gli basterà fare meglio del dodicesimo posto per avere la matematica certezza dell'iride: il suo palmares dice che in soli tre casi su 89 gare disputate (cadute a parte) non è riuscito ad entrare nella top ten. «Ma nello sport tutto può succedere – ribadisce lui, senza abbandonare una certa scaramanzia di prammatica – Nei giorni scorsi ho cercato di rilassarmi nella mia città, ma tutti quelli che incontravo mi tiravano una pacca sulla spalla dicendo: 'È fatta!'. Invece non è così. Non è la prima volta che lotto per il titolo e so che dovrò dare il 100% per tutto il weekend, cercando di ottenere il miglior risultato possibile, e poi domenica vedremo a che livello saremo sia io che Dovi. Ovvio che preferisco la mia posizione alla sua, ma la strategia la deciderò solo dopo il warm up. Comunque, non vi aspettate che mi accontenterò di un undicesimo posto, non è nel mio stile...». Andrea, invece, non ha scelta: lui deve per forza arrivare primo, e sperare in un passo falso dell'avversario. «Ventun punti sono tanti e io posso solo pensare al mio dovere: vincere – conferma – Sarà difficile, perché i piloti veloci sono tanti, ma anche io sono in forma, e manterrò la massima concentrazione fin dalla prima sessione di prove libere. Questa, in passato, è stata una pista difficile per me, e non sempre favorevole alla Ducati. Nel 2016 fui veloce in prova, meno in gara. Ma la moto è cambiata e mi aspetto di essere veloce, vedremo se basterà per vincere». Una mano proverà a dargliela anche il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, che qui a Valencia nelle ultime edizioni (seppure in sella a una Yamaha) è stato sempre il pilota da battere: «Questa pista lenta e con molte curve strette non aiuta la nostra moto, ma speriamo di compensare con i nostri ultimi miglioramenti – si augura Por Fuera – Io Dovi sono pronto ad aiutarlo, lo dico da metà campionato. Sarà difficile poterlo fare, perché la situazione è molto migliore per Marc che per lui. Ma in ogni caso terrò d'occhio quello che mi comunicheranno sui cartelli dalla corsia dei box, perché capisco quanto possa essere importante questo campionato per la Rossa». È vero, quella che attende Andrea Dovizioso è una missione quasi impossibile. Ma non per questo non dovrà crederci e provarle tutte fino alla staccata finale. D'altronde, alla sceneggiatura di questo film western manca ancora l'ultimo colpo di scena.