13 febbraio 2025
Aggiornato 19:00
MotoGP | Gran Premio della Malesia

Marquez, match ball. Dovizioso, sfida finale

Marc ha gli occhi sul Mondiale che potrebbe conquistare già domenica: «Un weekend speciale, penserò al titolo». Andrea promette battaglia: «Vinciamo pure stavolta»

Marc Marquez sul campo da badminton in Malesia
Marc Marquez sul campo da badminton in Malesia Foto: MotoGP

SEPANG – Trentatré punti di vantaggio sono tanti, specialmente quando mancano solo due gare alla conclusione del Mondiale. Significano che a Marc Marquez non sarà nemmeno necessario vincere, o arrivare secondo, o comunque davanti ad Andrea Dovizioso per avere la certezza matematica di conquistare il suo sesto titolo iridato: gli basterà perdere meno di otto punti nella corsa di domenica a Sepang.

Marquez fa i calcoli
Insomma, è il penultimo atto della stagione, ma nel Gran Premio della Malesia si respira già aria da sfida finale. Ed è difficile per Marquez mantenere la sua solita aria di scaramantica cautela, quando il bersaglio grosso si avvicina a grandi passi. «Uno dei tanti obiettivi è cercare di arrivare al traguardo, di mantenere lo stesso livello e la stessa mentalità – getta acqua sul fuoco nella consueta conferenza stampa di rito del giovedì, non riuscendo però a celare un sorriso sornione – Ma ovviamente la sensazione è un po' diversa, perché è un weekend speciale. Ma, dall'altra parte, ho la stessa motivazione: cercare di spingere al massimo fin dalle prove libere per preparare la gara, e poi vedere per quali posizioni riuscirò a lottare domenica». Il Cabroncito sa bene che quello malese non è uno dei circuiti a lui favorevoli, mentre piace molto a Desmodovi e alla sua Ducati. La buona notizia, però, è che stavolta non sarà costretto a dare il massimo, ma gli basterà imitare quella formichina che porta disegnata sul casco: «Qui ci sono tanti piloti veloci, abbiamo compiuto molti giri nei test pre-stagione, perciò sarà un weekend tosto. Qui in passato ho avuto degli alti e bassi, non è stata una delle mie piste preferite. Ma ho un buon vantaggio, mancano due gare, e penserò al campionato. E, se ci sarà da lottare, lotterò».

Dovizioso all'attacco
Umore diametralmente opposto per il suo sfidante Dovizioso, che ha avuto bisogno di una breve vacanza per riprendersi dalla brutta battuta d'arresto di domenica scorsa in Australia. «Dopo il brutto risultato a Phillip Island, ho passato tre giorni a Langkawi, godendomi il bel tempo e la spiaggia per prepararmi a questo weekend – spiega il ducatista di Forlì – So che sarà difficile, ma il campionato è aperto e le proverò tutte». La grinta, la voglia di dare battaglia, però, non gli mancano. E nemmeno la fiducia, alla vigilia di una tappa che l'anno scorso gli regalò una vittoria fondamentale: quella che aprì il suo ciclo vincente che, dodici mesi dopo, lo ha portato qui, a giocarsi un titolo mondiale che nessuno avrebbe pronosticato. Insomma, perché non essere ottimisti, dopotutto? «Dobbiamo essere pronti a tutte le condizioni. L'anno scorso qui colsi una incredibile vittoria al termine di una battaglia con Valentino e Iannone. Ho dei bei ricordi e guidare qui mi piace molto. In passato sull'asciutto non siamo mai stati molto competitivi, ma quest'anno mi aspetto che sarà diverso. Cercherò di ottenere il miglior risultato, poi vedremo cosa accadrà a Marc e agli altri piloti. Fino ad oggi abbiamo affrontato ogni weekend con l'obiettivo di vincere la gara, e anche stavolta non farà eccezione». I conti si faranno solo alla fine.