29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Il numero 46 parla alla vigilia della corsa catalana

Valentino Rossi: «Sto meglio, ma non al 100%». E boccia la pista della Thailandia

Cinque giorni dopo il suo Gran Premio di casa, la situazione fisica del Dottore continua a non essere ideale. Ma la questione che lo preoccupa di più resta quella delle gomme. Le parole più dure, però, il fenomeno di Tavullia le riserva al tracciato che dovrebbe entrare nel Mondiale dal 2018

BARCELLONAValentino Rossi, come stai fisicamente cinque giorni dopo la gara?
Sono passati pochi giorni, però va sempre un po' meglio. Il giorno dopo la gara avevo un po' di dolori, perché usando gli antidolorifici sono andato in crisi con la spalla. Per essere al 100% avrei avuto bisogno di una settimana di stop, ma sono riuscito ad allenarmi, ho fatto quello che potevo fare, ho messo alla prova un po' il fiato per vedere come stato. È stato un po' difficile all'inizio ma alla fine sono migliorato. Bisognerà vedere domani in moto, se riuscirò a correre senza prendere niente, e come sarà la tenuta.

L'anno scorso sei stato uno dei pochi a sopravvivere alla crisi delle gomme, che negli ultimi giri si distruggevano. Secondo te vedremo una gara simile anche quest'anno?
A me, sinceramente, piacerebbe molto. A parte gli scherzi, è difficile da sapere, ma sarà molto dura per tutti, perché l'asfalto è ridotto abbastanza male. Dicono che ci sono parecchie buche, ma soprattutto c'è poca aderenza. Quindi le gomme, quando scivolano, si deteriorano un sacco, si scaldano. Il pilota e la moto che riusciranno a sfruttare un po' meno gli pneumatici e conservarli per la seconda parte di gara, potrà essere il più veloce.

E, non avendo fatto il test insieme alle altre case, dovrai anche scoprire il tracciato modificato...
Dovremo lavorare sodo, imparare in fretta le nuove curve per scoprire le traiettorie e il potenziale della moto. Sono andato a vederle prima di persona ma secondo me non c'è una grossa differenza, bisognerà capire cosa succederà in moto. La cosa peggiore è che ci saranno due cambi di asfalto.

Marc ha detto che qui non servivano le gomme asimmetriche. Tu cosa ne pensi?
Non saprei dirlo in anticipo, bisogna provare. Forse loro hanno più dati perché sono venuti a girare. È vero che fa caldo, ma alla fine l'asimmetrica al Mugello l'avevo presa con un po' di paura invece Dovizioso ha vinto, quindi non era così male.

La velocità c'è, la moto ormai è a posto. Manca soltanto la condizione fisica?
A parte Jerez sono stato sempre abbastanza competitivo alla domenica. Nelle ultime due gare siamo riusciti a mettere a posto bene la moto: anche al Mugello, ero io a non essere al massimo. Ogni pista è diversa, vediamo, ma speriamo di essere competitivi anche qua. Il Mugello è una delle piste più difficili fisicamente, questa magari un po' meno, quindi speriamo di riuscire a spingere fino alla fine.

Iannone continua a dire che ti vorrebbe come allenatore quando smetterai. Te l'ha chiesto?
Tipo il Cadalora di Iannone? No, anche perché è da un po' che non lo vedo. Lo ringrazio per l'idea, ma ho tante altre cose da fare e non so se avrò il tempo.

E dal prossimo anno dovreste andare a correre anche in Thailandia...
Ci sono stato due anni fa con la Yamaha ed è una pista molto noiosa, con poche curve e molti rettilinei, che oltretutto si trova in un posto lontano da tutto. Non sono molto contento di andarci, ma se bisogna proprio... ci andremo.