26 marzo 2025
Aggiornato 03:00
Calcio - Serie A

Milan: dal vivaio alla prima Squadra, un passo spesso troppo grande

In questi giorni in molti danno per imminente la partenza di Mattia De Sciglio, in scadenza di contratto e ricercato da diverse squadre italiane e straniere. La situazione del terzino fornisce però uno spunto interessante: quando possiamo dire infatti che i prodotti del vivaio siano riusciti davvero a fare il salto di qualità “tra i grandi”?

Mattia De Sciglio in azione contro la Juventus
Mattia De Sciglio in azione contro la Juventus Foto: ANSA

Milano – Domenica è stato molto probabilmente reciso il legame tra De Sciglio e il Milan. Il terzino classe ’92, sceso in campo anche con la fascia da capitano per l’ennesima volta, è stato prima fischiato in campo, poi addirittura aggredito, verbalmente e non solo, all’uscita di San Siro. Insomma i tifosi lo hanno scaricato, la società anche e il rinnovo già tardivo potrebbe non arrivare.

I prodotti del vivaio

A prescindere dalla singola questione del terzino rossonero, ci si chiede se e come i ragazzi della Primavera riescano a dare un serio contributo alla causa milanista. Guardando alla rosa attuale, i nomi che spiccano agli occhi sono quelli di Donnarumma, Calabria, Locatelli e De Sciglio appunto. 

Le delusioni

L’esito maggiormente negativo è stato dato purtroppo proprio da Mattia. L’esterno, in punta di piedi, aveva saputo conquistare dopo il suo esordio in Champions nel lontano 2011 e i due anni successivi in crescendo, non solo la corsia esterna del Milan, ma anche il cuore dei tifosi rossoneri. Solo tre anni fa lo stesso Inzaghi lo definiva «il nuovo Maldini» e le speranze, data anche la sua duttilità, c’erano tutte. Poi i tanti infortuni, la quasi completa bocciatura nell’anno di Mihajlovic e una continuità mai realmente avuta, lo hanno portato alla situazione attuale. Non basta il grande Europeo di quest’estate per non  farlo considerare flop dall’ambiente rossonero.

Qualche punto interrogativo in più su Calabria. Purtroppo il classe ’96 sembra indirizzato a vivere una storia sulla falsa riga del suo predecessore. Inizio da top, poi infortuni e discontinuità. Attese novità anche per lui quest’estate, ancora non definibile a livello di risultato del settore giovanile.

Le note liete

Per fortuna però, ad oggi Montella può apprezzare anche i talenti cristallini di Donnarumma e Locatelli. Gigio è uno dei protagonisti assoluti di questa stagione e del futuro rossonero (Raiola permettendo); dall’esordio per mano illuminante di Sinisa è passato solo un anno, il ragazzo è appena diventato maggiorenne, ma può tranquillamente diventare un mostro sacro del ruolo. Alla società il compito di rendere questo diamante grezzo auto prodotto la bandiera del Diavolo. Il Loca si è già tolto soddisfazioni importanti, ha preso in mano in diverse occasioni il gioco del Milan e ha trovato reti fondamentali. Grinta, tecnica e visione di gioco: il carattere c’è.  Le chiavi della mediana potranno far parte del suo futuro, l’importante è non perderle.