28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Meno problemi per il Dottore a Termas de Rio Hondo

Vinales «riparte da zero», Valentino Rossi... da 350 (con un'arma segreta)

Se nel GP d'Argentina il leader di campionato sarà costretto a scoprire una pista dove non ha mai girato con la Yamaha, il suo compagno di squadra festeggia invece il record di partenze nel Motomondiale tornando alla vecchia gomma che più amava

Maverick Vinales e Valentino Rossi nella conferenza stampa della vigilia in Argentina
Maverick Vinales e Valentino Rossi nella conferenza stampa della vigilia in Argentina Foto: MotoGP

TERMAS DE RIO HONDO«Diciamo che si ricomincia da zero». Maverick Vinales si presenta al via del secondo appuntamento stagionale della MotoGP, in Argentina, forte della leadership in tutti i test invernali, della vittoria all'esordio in Qatar e della testa della classifica generale. Eppure, nonostante con i fatti si sia ormai imposto nel ruolo di favorito d'obbligo per il titolo, stavolta Top Gun sarà davvero costretto a ripartire da capo, visto che tra le tante piste dove ha dominato con la Yamaha non figura ancora questa, in cui non ha mai provato. Se andrà forte anche qui o meno è dunque ancora un'incognita tutta da sciogliere, e il primo ad esserne consapevole è proprio lui. Che ha risposto a modo suo, da perfezionista ossessivo qual è, ovvero allenandosi ancora di più: «Conosco la pista ma non ci ho mai girato con la Yamaha, anche se so che qui va forte – spiega nella consueta conferenza stampa del giovedì – È un circuito adatto al mio stile di guida, sono fiducioso di poter andare forte. Ma devo cercare di non commettere errori, di stare davanti e di fare del mio meglio. Se sarà un weekend normale, come spero, voglio lavorare per arrivare alla gara pronto al 100%. Ho provato su varie piste e mi sono trovato bene in tutte, perciò spero che qui sarà lo stesso: per cominciare partirò dall'assetto base che mi dà la fiducia per poter spingere, poi inizierò a cambiare la moto. Mi sento bene, mi sono allenato ancora di più a casa per cercare di restare concentrato, in forma, per guadagnare qualche altro decimo se ci riuscirò. Anche se ho vinto, non ho smesso di tentare di migliorare, di dare di più. Ho la possibilità di fare una gara incredibile e ci proverò».

Nuovo record, vecchia gomma
Se Vinales, dunque, ricomincia da zero, il suo compagno di squadra Valentino Rossi invece riparte da 350, quanti sono i Gran Premi che ha disputato nel Motomondiale contando quello che si appresta a iniziare. Un record: «Sono tante gare, è passato tanto tempo – sorride il Dottore – Ne sono orgoglioso, ma alla fine non è così importante. Più della quantità conta la qualità: il numero di vittorie e di podi». E di podi cercherà di portarne a casa un altro, pesante, anche qui a Termas de Rio Hondo. Visto che, a proposito di ricominciare, il punto di partenza del fenomeno di Tavullia è decisamente promettente, dopo aver magicamente risolto in Qatar i tanti problemi che lo avevano assillato nei test pre-campionato: «Nel primo Gran Premio ho fatto un bel passo avanti e il risultato è arrivato un po' a sorpresa per me – spiega – Le gare sono sempre diverse dai test, mi serviva solo più tempo per capire la moto e ora riparto da qui. Questa pista mi piace, ha un tracciato interessante e divertente da guidare con una MotoGP. Ci ho sempre fatto delle belle gare, anche se l'anno scorso il meteo non era buono e l'asfalto sporco. È vero, ci sono almeno dieci piloti e dieci moto che possono lottare per il podio e per stare davanti in prova. Ma, visto che in Qatar le qualifiche sono saltate, qui nelle prime dell'anno voglio partire dalle prime cinque posizioni della griglia». Ad aiutarlo ulteriormente potrebbe poi arrivare anche un'arma segreta: la gomma anteriore dell'anno scorso, che la Michelin ha riportato in questo weekend assecondando finalmente le proteste di Vale (ma anche di altri suoi colleghi come Marc Marquez e Andrea Iannone) che con la versione più morbida del 2017 proprio non si erano trovati: «So che hanno portato una gomma anteriore con la vecchia carcassa più rigida – conferma il numero 46 – Quando ho parlato dei miei problemi alla Michelin, mi avevano detto che ero l'unico ad averli, ma evidentemente avranno detto così anche ad altri, visto che hanno dovuto fare questo passo indietro. Sarà interessante provarla, per capire se mi darà sensazioni migliori».

Terzo incomodo
Ad inserirsi nella lotta tra i due della Yamaha ci proverà poi Marc Marquez, uscito dal Qatar senza troppa convinzione nella sua nuova Honda, ma anche con la consapevolezza che su questa pista (dove ha vinto in due occasioni su tre) i limiti della sua moto dovrebbero apparire in modo meno evidente: «So che il Qatar non era il miglior circuito per noi, ma il quarto posto non è stato così male – conclude Magic Marc – Questo potrebbe essere migliore, ma dobbiamo lavorare sodo dall'inizio e prepararci bene. Da quando ho corso qui per la prima volta mi sono sempre trovato a mio agio su questa pista, ma le condizioni cambiano molto dal venerdì alla domenica, migliorano passo dopo passo».