Sei anni dopo, un italiano torna a correre in F1: è Antonio Giovinazzi
Il riacutizzarsi dell'infortunio riportato nel corso dell'inverno costringe in panchina il titolare della Sauber Pascal Wehrlein. A sostituirlo, la scuderia elvetica chiama dunque la terza guida della Ferrari, che ha esordito già in qualifica
MELBOURNE – A sei anni di distanza dall'ultima apparizione di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi, domani nel Gran Premio inaugurale della stagione in Australia tornerà a schierarsi sulla griglia di partenza della Formula 1 un pilota italiano. È Antonio Giovinazzi, terza guida della Ferrari, che in questo caso sarà però chiamato a sostituire Pascal Wehrlein alla Sauber: colpa del riacutizzarsi di un infortunio che il tedesco ha riportato nel gennaio scorso, quando ribaltò la sua macchina nel corso della Race of Champions di Miami, finendo contro le barriere. Questo inconveniente ha compromesso le sue preparazioni pre-campionato, per giunta proprio in una stagione in cui il cambio di regolamenti tecnici ha introdotto vetture più veloci in curva e dunque molto più fisiche da guidare: «Wehrlein non si sente abbastanza in forma per completare l'intera distanza di gara a causa della mancanza di allenamenti – si legge infatti nel comunicato stampa ufficiale della Sauber – Dunque il team ha deciso di sostituirlo». In occasione degli esami a cui era stato sottoposto giovedì scorso, i medici gli avevano dato il via libera, ma è stato lui stesso a tirarsi indietro: «Il mio stato di forma non è al livello che dovrebbe, a causa del mio ritardo negli allenamenti – spiega ancora lo stesso Wehrlein – Perciò la squadra ha deciso di non prendersi rischi. Peccato, ma è la decisione migliore per loro».
Sventola il tricolore
Così, essendo la scuderia elvetica molto legata alla Ferrari, che le fornisce i motori, la prima ovvia scelta per sostituirlo è stata quella di chiedere in prestito il collaudatore alla Rossa di Maranello. E di colpo si è spalancata la porta del debutto ufficiale in F1 per il 23enne di Martina Franca, vicecampione in carica della GP2. Proprio lui, del resto, aveva già sostituito Wehrlein, bloccato dallo stesso infortunio, in occasione dei test delle scorse settimane a Barcellona. Il suo esordio è avvenuto in occasione della giornata di sabato quando, pur avendo potuto provare la pista per un giorno in meno di tutti gli avversari, Bon Giovi si è difeso alla grande: si è qualificato sedicesimo, mettendosi alle spalle quattro rivali e chiudendo più veloce del suo stesso compagno di squadra, il ben più esperto Marcus Ericsson. Buona fortuna Antonio!
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