Il Milan delle quarte scelte resta aggrappato all’Europa
Campagne acquisti in salita, scommesse e punti interrogativi: senza certezze, Montella sta continuando a perseguire l’obiettivo Uefa con un organico di secondo piano.
MILANO - Ci ha pensato Daniele Adani, ex calciatore ed oggi apprezzato commentatore televisivo di Sky Sport, ad affermare una verità mai così evidente come quest’anno: «Al Milan vanno fatti i complimenti per quest’annata - ha detto l’ex difensore - perché sta lottando con l’Inter per un posto in Coppa Uefa e confrontando gli organici sembra un miracolo. Pensate che la scorsa estate i nerazzurri hanno preso un campione d’Europa come Joao Mario, protagonista degli Europei col suo Portogallo, ed un regista che aveva appena vinto la Coppa Uefa come Banega dal Siviglia. I rossoneri, viceversa, hanno preso quarte scelte: Gustavo Gomez, Vangioni, Pasalic, Mati Fernandez, lo stesso Lapadula che è un buon calciatore ma che finora aveva giocato al massimo in serie B; una differenza notevole fra le due squadre che pure stanno combattendo per lo stesso obiettivo».
Punto di partenza
Un’analisi condivisibile che però non deve essere una cartina tornasole per il Milan, anzi, deve servire come inizio per programmare un futuro migliore. Entrambe le compagini milanesi sono sì in lotta per il medesimo traguardo, ma va considerato che l’Inter è partita malissimo con una situazione in panchina mal gestita con Mancini e mal rimediata con l’ingaggio di De Boer; l’arrivo di Pioli ha permesso ai nerazzurri di inanellare un filotto di vittorie che non solo ha rimesso in piedi la baracca interista, ma ha pure consentito il rapido e netto sorpasso su un Milan che, viceversa, è partito benissimo e in maniera sorprendente, calando poi alla distanza. L’organico rossonero è numericamente e tecnicamente poco valido, l’incertezza societaria non ha nemmeno permesso un rafforzamento nel mercato invernale, al contrario dell’Inter che ha piazzato il colpo Gagliardini, calciatore tanto inseguito anche dai cugini. Il lavoro di Vincenzo Montella è eccellente, ma non può bastare, al Milan occorre un progetto chiaro, certo e concreto, la rosa va potenziata con calciatori di grande livello, altrimenti il divario tecnico con l’Inter (che è già discreto) rischia di aumentare e gli obiettivi milanisti ridimensionarsi sempre più.
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