27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Sono queste le due vetture nate peggio

Via ai test: subito problemi per la Red Bull e la McLaren di Alonso

I primi guasti della stagione di Formula 1 toccano alla monoposto di Ricciardo, ferma dopo quattro giri per colpa di un sensore, e a quella dell'ex ferrarista, che registra una problematica più grave sul motore Honda. Che sfortuna...

Daniel Ricciardo in azione nei primi giri a Barcellona
Daniel Ricciardo in azione nei primi giri a Barcellona Foto: Red Bull

BARCELLONA – I test pre-stagionali della Formula 1 sono scattati questa mattina sul circuito di Barcellona e già sono cominciati a fioccare i primi problemi tecnici. La palma di vetture nate peggio spetta alla Red Bull e alla McLaren. La Lattina, portata al debutto da Daniel Ricciardo, si è fermata dopo soli quattro giri alla curva 4, costringendo i commissari ad esporre la prima bandiera rossa dell'anno. La monoposto è poi stata caricata sul carro attrezzi e trasportata ai box, dove i meccanici hanno scoperto che lo stop è stato causato da ben due guasti: a un sensore del motore e poi aalla batteria, la cui sostituzione ha richiesto diverse ore prima di poter rimandare Ricciardo in pista nel pomeriggio, pur con l'handicap del molto tempo perso rispetto ai suoi diretti rivali. Un bel colpo di sfortuna, alla faccia del calcio alla scaramanzia che avevano esibito proprio ieri i Bibitari, presentando proprio alle ore 13:13 la loro auto siglata RB13. «Nulla di grave, anzi, meglio che sia avvenuto qui piuttosto che alla prima gara – la prende con filosofia il team principal Christian Horner – Le altre macchine che montano lo stesso motore, del resto, stanno girando senza problemi. Siamo solo stati sfortunati che a Daniel siano capitate due rotture nello stesso momento...». Forse, alla fine, anche la squadra di Milton Keynes ha capito perché si ritiene che quel numero porti sfiga...

Il calvario di Alonso
Ancor peggio è andata allo storico team di Woking, che esordiva con la sua nuova livrea arancione. Fernando Alonso si è limitato ad un giro d'installazione poco dopo le nove del mattino, ma poi non è più uscito dal garage per le sette ore successive, a causa dell'esplosione del suo motore Honda: «Un problema ai sistemi di lubrificazione che richiede un'indagine completa», ha subito chiarito il team. Nonostante il propulsore sia stato interamente sostituito, la problematica si è poi ripresentata anche in serata, quando la macchina è finalmente tornata in pista. «Stiamo cercando di capire cosa sia successo – ha spiegato un perplesso team principal Eric Boullier – Siamo dispiaciuti, perché nella giornata di ieri dedicata alle riprese promozionali abbiamo girato per 100 km e più o meno è andato tutto bene. Perciò questi problemi ci hanno sorpreso, ma aspettiamo notizie dalla Honda, che ha reagito con la professionalità ci aspettavamo, coordinandosi con il Giappone». Un inizio di stagione che ricorda tanto quello disastroso del 2015, quando la casa nipponica ha fatto il suo rientro in Formula 1 progettando un motore ibrido che si è rivelato lento e soprattutto molto poco affidabile. E sicuramente non l'inizio di stagione che si aspettava Fernando Alonso, costretto a passare gran parte della giornata ad allenarsi giocando a tennis nel suo albergo: «Sta seguendo l'evoluzione della situazione minuto per minuto – conclude Boullier – Ovviamente stamattina non era felice ma era qui già ieri, ha fatto qualche giro sulla macchina e le sue prime sensazioni sono state positive. Quello che è successo oggi è stato una sorpresa, ma siamo qui proprio per assicurarci che i problemi siano tutti risolti prima del Gran Premio d'Australia».