Milan: è Sosa l’asso nella manica di Montella
Dopo l’ottima prestazione contro la Lazio, il centrocampista argentino si è ripetuto anche con la Fiorentina, dimostrandosi utile alla causa rossonera dopo mesi di uscite deludenti
MILANO - Contro la Lazio era entrato col Milan sotto di un gol, classica mossa della disperazione di un Vincenzo Montella che vedeva partita ed Europa sfuggirgli dalle mani, ed era risultato decisivo con buone trame di gioco e il recupero del pallone sulla trequarti dal quale poi era nato il gol del pareggio firmato da Suso. Josè Sosa si era così preso un pezzetto di Milan dopo mesi di prestazioni scialbe, deludenti e condite ogni volta dal frastuono di un pubblico indispettito e contrariato fin dal principio e da quei quasi 8 milioni di euro spesi da Galliani per strappare il trentunenne argentino al Besiktas. Contro la Fiorentina, poi, Sosa è stato rilanciato da Montella che gli ha affidato non solo una maglia da titolare, ma anche le chiavi del centrocampo rossonero, a scapito di Locatelli e di Bertolacci, oltre che di Mati Fernandez, lui sì davvero oggetto misterioso della campagna acquisti estiva milanista.
Conferme
La gara di Sosa contro i viola è stata positiva: l’ex centrocampista di Napoli e Bayern Monaco ha fornito nel primo tempo l’assist per il vantaggio di Kucka, dopodiché ha dispensato idee e dato ordine al confusionario gioco del Milan, salvo poi calare alla distanza nella ripresa quando peraltro un po’ tutta la squadra di Montella ha rallentato i ritmi aspettando la reazione dei toscani che neanche c’è stata fino in fondo. L’opaca forma di Locatelli ha permesso a Sosa di avere due possibilità forse insperate, ma il numero 31 rossonero è stato bravo a sfruttarle candidandosi ora come valida alternativa ai titolari nella rincorsa europea di un Milan che pare aver trovato una discreta freccia al proprio arco ed una spiegazione ai soldi spesi in estate per questo ruvido centrocampista sudamericano. Meglio tardi che mai.