Milan: numeri impietosi, ma Montella non ci sta
Mister Montella respinge al mittente le critiche e rilancia: malgrado l’evidente e preoccupante crisi di risultati, il tecnico rossonero crede nell’Europa. I numeri però sono realmente allarmanti.
MILANO - «Siamo cresciuti in pericolosità, possesso palla, numero dei passaggi, tiri in porta, cross e concediamo agli avversari meno possesso e meno tiri. Inoltre abbiamo un baricentro più alto e i numeri sono più compatti». Questi sono i numeri che contano secondo Vincenzo Montella, quei dati che inducono l’allenatore rossonero ad affermare senza tema di smentite: «Se continuiamo a giocare in queso modo l’Europa è assicurata».
Numeri preoccupanti
Poi però ci sono altri numeri, decisamente meno lusinghieri e un filino preoccupanti per il Milan. Che i rossoneri siano piombati in una gravissima crisi di punti, è ormai assodato. La squadra di Montella ha ottenuto solo un punto nelle ultime quattro partite di Serie A. L’ultima volta che il la formazione di Montella è andata a punti è stata in occasione del pareggio esterno per 2 a 2 contro il Torino. Dopo di allora ben tre sconfitte consecutive: Napoli in casa, Udinese fuori e Sampdoria ancora in casa. Se consideriamo anche la battuta d’arresto in Coppa Italia contro la Juventus, le sconfitte consecutive diventano quattro.
Peggio di Sinisa
Il Milan di Montella sta facendo addirittura peggio di quello di Sinisa Mihajlovic, 37 punti quest’anno, contro i 39 della passata stagione. Colpa di un gravissimo calo di rendimento nella seconda parte di stagione, caratterizzata da una sola partita vinta, due pareggi e quattro sconfitte nelle ultime sette gare.
Impietoso anche il confronto con le stesse giornate del girone d’andata: ben 5 punti in meno in quattro partite.
Ritorno shock
A destare preoccupazione, oltre i soli 4 punti su 15 disponibili conquistati dopo la vittoria a Doha contro la Juventus, anche alcuni altri piccoli dettagli tutt’altro che incoraggianti. Ad esempio i numeri dicono che il Milan è la squadra del campionato di serie A che dalla 15° giornata in poi è stata per meno minuti in vantaggio. Soltanto tre volte in vantaggio nelle ultime 8 partite di campionato (Crotone, Cagliari e Udinese) per un totale di soltanto 40 minuti trascorsi alla guida della partita.
Pali ed espulsioni
Altri numeri sparsi: con quello colpito da Delofeu al minuto 59 di Milan-Sampdoria, i rossoneri sono arrivati all’ottavo legno stagionale. Quando si dice la sfortuna…o l’imprecisione. Ben più grave invece la settima espulsione in campionato, quella meritata da Josè Sosa per doppia ammonizione contro i blucerchiati. Indice di un nervosismo a questo punto fin troppo evidente.
Montella fa bene a continuare a crederci, ma dovrà iniziare a tenere in conto anche questi numeri, oltre a quelli relativi a possesso palla e baricentro alto, altrimenti l’Europa continuerà a restare una chimera.
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