20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Calcio

Altafini: “Il Milan non dovrebbe privarsi di Galliani”

L’attuale amministratore delegato rossonero lascerà forse la società dopo la cessione ai cinesi, ma non tutti sembrano essere d’accordo

MILANO - La cessione delle quote di maggioranza del Milan è stata posticipata al prossimo marzo, il mercato invernale dei rossoneri lo condurrà ancora una volta Adriano Galliani che, ripreso il timone della società, ha immediatamente rispolverato uno dei suoi tormentoni non particolarmente apprezzati dai tifosi milanisti: «Se non esce nessuno non entra nessuno, al 99% a gennaio rimarremo così». Il solito calciomercato ad annusare l’affare a costo zero, il prestito o lo scambio; del resto, però, se Berlusconi non vende, se i cinesi non comprano e se i soldi non si muovono, Galliani non può fare magie e deve adattarsi a ciò che i suoi superiori gli indicano. Al termine dell’infinita trattativa con la cordata asiatica, però, l’attuale amministratore delegato rossonero farà le valigie e lascerà il suo posto a Marco Fassone, già a.d. milanista in pectore ma non ancora operativo. E’ la soluzione giusta? Molti tifosi pensano di sì, altri sono dubbiosi, fra cui anche Josè Altafini, storico ex centravanti del Milan degli anni sessanta, protagonista della prima Coppa dei Campioni rossonera con una doppietta al Benfica: «Non ho capito bene la vicenda societaria del Milan - afferma l’ex calciatore - e devo dire che ci si capisce poco in generale, chi vende non sembra convinto e chi compra non si sa nemmeno chi sia. Ad ogni modo leggo che probabilmente col cambio di proprietà andrà via Adriano Galliani e penso che se dovesse avvenire ciò sarebbe una grave perdita per il Milan, è un dirigente troppo esperto, bisognerebbe pensarci bene». L’esperienza, i trucchi sul mercato e soprattutto i contatti in Italia e all’estero, effettivamente, il Milan potrebbe perderli per sempre congedando un dirigente criticabile per gli ultimi affari gestiti approssimativamente, ma pur sempre uno degli uomini di calcio migliori degli ultimi trent’anni.