25 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Cessione Milan

Mille miliardi per il nuovo Milan cinese

Malgrado il gran lavoro di Yonghong Li nel mantenere il riserbo sui nomi delle aziende che potrebbero far parte di Sino-Europe Sports, iniziano ad emergere indiscrezioni significative e una lista di 9 possibili soci da quasi 1000 miliardi di euro. Tra questi anche una società specializzata nella costruzione di nuovi stadi.

MILANO - Iniziano a trapelare indiscrezioni significative in merito alla composizione della cordata cinese che sta tentando la scalata all’Ac Milan. Secondo quanto riportato dall’Ansa, all’interno del consorzio Sino-Europe Sports «Ci sarebbero realtà finanziarie e imprenditoriali che gestiscono asset per oltre mille miliardi di euro fra gli investitori cinesi impegnati nell'acquisto del Milan. Lo riferiscono fonti vicine alla trattativa che hanno consultato gli ultimi documenti ufficiali scambiati nel dossier. Tra i soggetti finanziari più rilevanti coinvolti nel consorzio da Sino-Europe Sports sarebbe confermata la presenza di China Industrial Bank Asset Management, società che fa parte di uno dei principali gruppi bancari cinesi e capitalizza oltre 40 miliardi di euro con asset totali per circa 780 miliardi. Inoltre ci sarebbe anche la Huangshi Zhongbang Sports Development, presentata come una realtà imprenditoriale specializzata nel settore dell'edilizia sportiva».

Nuovo stadio?

A conferma della solidità e del potere economico e finanziario del consorzio cinese, la Gazzetta dello Sport in edicola oggi traccia un identikit di alcune di queste aziende: «In particolare va segnalata la presenza di Huangshi Zhongbang Sports Development, società che fa capo alla municipalità di Huangshi specializzata nella costruzione di stadi (questo lascia intendere come il nuovo corso punti alla realizzazione di un nuovo impianto tutto rossonero), e Jilin Yongda Group, che opera nell’ambito dell’elettronica industriale per l’energia, la chimica, la metallurgia e i trasporti, ed ha principale azionista la municipalità di Guangzhou tramite un fondo di private equity.

Le altre aziende

«La lista dei possibili investitori - continua l’analisi della Gazzetta dello Sport - comprende altri sette nomi. Oltre alla già nota Haixia Capital, ci sono la China Industrial Bank Asset Management, che nel 2015 ha registrato ricavi per quasi 42 miliardi di euro, e la China Huarong Asset Management, che ha un capitale di 14 miliardi di euro. E ancora: la Guangzhou Bank, banca commerciale controllata dalla municipalità di Guangzhou, la China Zheshang Bank, con un capitale di 8,4 miliardi di euro (che nel 2015 ha registrato oltre 3 miliardi di ricavi e un miliardo di utili, con un asset di 160 miliardi di euro) e due società della contea di Changxing, la Jinge Investment Management e la Rentai Investment. Nomi che, nel complesso, mostrano una solidità economica rilevante».