Rimonta e podio: questa è la vera Ferrari! «E l'anno prossimo avanti così»
La Rossa chiude in bellezza una stagione difficile, con il terzo posto di Sebastian Vettel, frutto di una strategia azzeccata e di una guida arrembante: «Abbiamo dimostrato carattere e questo risultato ci darà slancio»

ABU DHABI – Sarà la magia delle notti d'Oriente, sarà l'aria da ultimo giorno di scuola. Ma la Ferrari che abbiamo visto correre nel Gran Premio di Abu Dhabi e riconquistare quel podio che le mancava ormai da sei gare, è sembrata finalmente trasformata. Un muretto temerario ed efficace nelle strategie, un Sebastian Vettel arrembante in pista come ai vecchi tempi, una squadra complessivamente così diversa da quella che ha annaspato per tutta una stagione. «Quello di oggi è un podio importante per la motivazione di tutto il team – sorride Maurizio Arrivabene – Per i ragazzi a casa che da quest’estate hanno lavorato duramente e per quelli in pista, che non hanno mollato mai. È ovvio che non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo fissati, però quest’ultima gara mostra che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta».
Risultato di squadra
Un terzo posto nell'ultimo GP non basta certamente a cancellare le delusioni dei precedenti venti e sarebbe sciocco esultare lasciandosi prendere dall'entusiasmo. Ma la reazione mostrata oggi dalla Scuderia lascia comunque una speranza nel cuore di tutti i tifosi: che, dopo aver toccato il fondo, gli uomini di Maranello abbiano iniziato la risalita. «Penso che quella di oggi sia stata una gara importante per noi: abbiamo mostrato che il team ha carattere – dichiara Vettel – Il nostro spirito è intatto e so che lavoreremo tantissimo, perchè la Ferrari merita di tornare al vertice. Come squadra, ci meritiamo questo podio, che spero serva a ridare slancio a tutti noi. È stato un anno difficile, con alti e bassi, e per questo sono felice di questo risultato. Abbiamo imparato molto e fatto tanti progressi. Quello di Yas Marina, infatti, non è stato un podio facile né fortunoso: anzi, la Ferrari se lo è dovuto costruire e meritare. Con la tattica, azzeccando la scelta delle più performanti gomme supersoft nuove, che hanno reso Seb il pilota più veloce del gruppo sul finale, e con la grinta, quella che ha permesso al tedesco di rimontare e poi di superare le due Red Bull, arrivando ad un soffio dalle Mercedes in testa alla gara. «Negli ultimi giri mi sarebbe piaciuto guadagnare altre due posizioni, e avevo la velocità per farlo, ma sarebbe stato difficile, perché anche Rosberg poteva approfittare della scia di Hamilton – prosegue il teutonico – Quanto al nostro rendimento complessivo nel 2016, non penso sia il caso di inventare storie. Credo ci aspettassimo di più, ma dopo la prima metà di stagione, in cui avremmo potuto fare più punti, abbiamo mostrato la nostra forza con questo recupero. Negli ultimi Gran Premi avevamo un ottimo passo gara, sempre sufficiente a contrastare le Red Bull e forse anche un po’ meglio del loro».
Raikkonen si immola
Poteva chiedere invece qualcosa di più Kimi Raikkonen, solo sesto al traguardo. Iceman ha tirato fuori dal cilindro una partenza strepitosa, portandosi subito al terzo posto, ma il suo primo pit stop troppo ritardato lo ha fatto scivolare dietro alle due Red Bull e a quel punto si è sacrificato, lasciando passare il suo compagno di squadra lanciato alla rimonta. «Non è stata una gara facile per me – ammette – La macchina andava bene, ma ho faticato a far durare il più a lungo possibile le gomme anteriori. Dopo la partenza ero in una buona posizione, ma con il primo treno di morbide è stata dura: proprio al termine dello stint sono migliorate, ma continuavo a perdere posizioni. Quando Seb si è avvicinato sapevo che era su una strategia diversa dalla mia e l’ho lasciato passare. È chiaro che questo è stato un anno difficile, lontano da quello che noi, come squadra, vorremmo raggiungere, ma ultimamente abbiamo lavorato bene, facendo le cose giuste. Ora dobbiamo continuare a lavorare in questo modo. E mi auguro che l’anno prossimo, con la nuova macchina, centreremo i nostri obiettivi».
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