28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Il Gran Premio del Messico della Mercedes

Hamilton rischia grosso, ma vince. E il Mondiale rimane aperto

Alla partenza sbaglia la staccata e arriva ad un soffio dal ritiro. Ma Lewis stringe comunque i denti e porta a casa un importante successo. Nico Rosberg porta a casa un giudizioso secondo posto e mantiene 19 punti di vantaggio

Lewis Hamilton festeggia la vittoria in Messico
Lewis Hamilton festeggia la vittoria in Messico Foto: Mercedes

CITTÀ DEL MESSICO – Ancora una volta, la partenza ha rischiato di costargli molto cara. Scattato dalla pole position, Lewis Hamilton era riuscito già a guadagnare qualche metro sul suo compagno-rivale Nico Rosberg, ma ha sbagliato la staccata della prima curva ed è finito nell'erba. A quel punto la sua Mercedes non era più in perfette condizioni, tanto che ha rischiato addirittura di doversi ritirare: «Nel giro di formazione avevo il freno anteriore destro che non si scaldava – racconta il campione del mondo in carica – Ho affrontato la prima curva e solo a quel punto si è risvegliato, quindi ho bloccato la ruota. Ero così veloce che sono stato fortunato di non finire contro il muro. Dopo quel problema, le vibrazioni erano fortissime, tanto che riuscivo a vedere a malapena. Non pensavo di riuscire ad arrivare in fondo, onestamente credevo di dovermi fermare. Ma quando ho montato gomme nuove la situazione è migliorata molto».

Penalità scampata
Il suo taglio della curva alla partenza, a posteriori, ha anche provocato non poche polemiche, soprattutto confrontandolo con la manovra simile compiuta da Max Verstappen a fine gara e costatagli una penalità. Ma lo stesso Rosberg accetta sportivamente la sconfitta, senza protestare: «Lewis è entrato in curva per primo e ne è uscito per primo: va bene così – ha dichiarato il tedesco – Ha fatto un miglior lavoro questo weekend, è stato più veloce e si è meritato la vittoria. Per me il secondo posto è stato il massimo che potessi fare, sono successe tante cose ma mi devo accontentare». Anche perché il suo risultato da minimo sindacale consente comunque al leader del Mondiale di mantenere un comodo margine di vantaggio di diciannove punti quando mancano due Gran Premi alla fine della stagione.

La conta dei record
Hamilton può invece sorridere per la cinquantunesima vittoria in carriera, che lo porta ad eguagliare Alain Prost al secondo posto tra i piloti più vincenti di sempre (alle spalle di Michael Schumacher). E per il record di diciassette successi stagionali messo in carniere dalla sua Mercedes: «Il risultato più importante è quello della squadra: è incredibile, fantastico – conclude l'anglo-caraibico – Oltre metà delle mie vittorie le ho ottenute con questa squadra, il che dimostra che gruppo di persone incredibile siamo e quanto bene lavoriamo insieme. Siamo il team migliore e sono molto orgoglioso di farne parte. Questo era il mio piano quando mi sono unito a questa squadra: far parte di questa crescita. E non potevo sognare nulla di meglio».