16 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Che show in conferenza stampa a Misano!

Rossi-Lorenzo, il sorpasso riaccende la guerra: «Scorretto», «Non è vero»

Basta la manovra al secondo giro con cui il Dottore ha superato Por Fuera per scatenare di nuovo un'accesa rivalità verbale tra i due compagni di squadra in Yamaha: «Troppo aggressivo». «No, fa così anche lui»

Il sorpasso di Valentino Rossi a Jorge Lorenzo a Misano
Il sorpasso di Valentino Rossi a Jorge Lorenzo a Misano Foto: Yamaha

MISANO ADRIATICO – È bastata una scintilla a far riesplodere lo scontro frontale tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Proprio come se il box Yamaha, in questi ultimi mesi di calma apparente, si fosse in realtà silenziosamente riempito di gas: invisibile, ma dalle conseguenze micidiali. Lo scoppio è arrivato puntualmente al secondo giro del Gran Premio di San Marino, quando Por Fuera, scattato dalla pole position e rimasto in testa alla gara, alla curva 14 si è visto piombare alle spalle come un falco il suo compagno-rivale. Il Dottore ha tirato la staccata partendo da lontano, ha infilato la sua M1 precisamente sul punto di corda del tornante e così ha completato il sorpasso che lo ha portato momentaneamente in testa alla gara.

L'attacco
Ma il campione del mondo in carica non l'ha presa bene. Ha continuato a masticare amaro per tutta la corsa, conclusa al terzo posto alle spalle proprio di Rossi. E dopo la cerimonia del podio, in cui è stato peraltro sonoramente fischiato dal pubblico italiano, non aspettava altro che presentarsi in conferenza stampa di fronte ai giornalisti per distillare il suo veleno: «Se mi chiedete un parere su quel sorpasso forse è perché la manovra è stata troppo aggressiva, altrimenti non mi faresta la domanda, no? – ha sbottato – Si possono avere opinioni diversa: la mia è che quel sorpasso sia stato troppo aggressivo. Non ne aveva bisogno, altri piloti sorpassano in modo più pulito. Se non avessi raddrizzato la moto, sarei caduto. Forse lui no, ma io di sicuro».

La difesa e il contrattacco
Il campione di Tavullia, da parte sua, si è difeso sorridendo. E ricordando che anche il sorpasso della vittoria, che lui stesso ha subìto qualche giro più tardi da parte di Dani Pedrosa, non è stato poi molto più gentile: «Così sono le corse: si prova a vincere fino alla fine – ha commentato – Quello che vale per Pedrosa vale pure per me: superare qui a Misano è sempre un po' difficile e io ci volevo provare da subito, per non fare come al Mugello dove mi sono ritrovato dietro a Lorenzo e mi ha portato sfortuna, ho rotto il motore. Stavolta volevo provare a stare davanti. Ma quello che dice Jorge non è vero. Non so cosa dire: Marquez ha superato dieci volte così a Silverstone. Se lo riguardi in televisione. Anche Lorenzo supera in modo sempre aggressivo, pure con me». Chiamato in causa, il maiorchino ha tuonato di nuovo: «Ma quando? Non ridere, rispetta la mia opinione, anche se tu e la direzione gara ne avrete un'altra. Per me, se non avessi sollevato la moto sarei caduto. Lui non aveva bisogno di fare questo sorpasso così aggressivo, oggi andava più forte di me e mi avrebbe passato, prima o poi». E se questo scambio al vetriolo è avvenuto a scena aperta, davanti alle telecamere e ai microfoni, figuriamoci che atmosfera di alta tensione saranno tornati a respirare all'interno del box. Meno male che la loro convivenza forzata, da separati in casa, durerà solo per altre cinque gare. Dopodiché, ognuno per la sua strada: quella di Jorge porterà a Borgo Panigale.