29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
La conferenza stampa che anticipa il GP di Germania

Marquez: «Valentino Rossi è staccato? Non abbastanza!»

Marc arriva da leader del Mondiale nella pista dove è imbattuto: «Ma le Yamaha sono in agguato: Lorenzo è il più vicino e Vale ha grande potenziale». E il Dottore: «Le nostre moto sono alla pari, non posso sbagliare»

Valentino Rossi
Valentino Rossi Foto: Yamaha

CHEMNITZ – Sulla carta, il weekend del Gran Premio di Germania non potrebbe iniziare meglio per Marc Marquez. Al Sachsenring, il pilota della Honda ci arriva con un'inerzia positiva: secondo nel delirio di Assen (dove ha guadagnato punti pesantissimi in classifica dimostrando di avere imparato di sapersi accontentare anche dei piazzamenti importanti), in testa al Mondiale e per giunta in procinto di correre su di un circuito dove ad oggi è imbattuto. «In passato mi ha regalato risultati positivi, mi ci trovo bene fin dalla 125 – racconta Magic Marc nella conferenza stampa che anticipa il weekend – Forse perché mi ricorda un kartodromo dove mi allenavo con le moto da piccolo: nelle curve a sinistra mi trovo meglio». Eppure perfino su una pista in cui vince da sei anni consecutivi, in tutte le classi, per lui non mancano le incognite: «Il tempo atmosferico, come possiamo vedere oggi, non è dei migliori: piove e fa freddo. E al momento non abbiamo molta accelerazione, questo ci penalizzerà. Il mio obiettivo è partire bene e puntare alle prime tre posizioni finali». La gara tedesca segna allo stesso tempo l'inizio della pausa estiva della MotoGP e il giro di boa del campionato 2016. Che, nonostante la leadership di Marquez, resta tuttora apertissimo: «Dopo i test invernali non avrei mai pensato di arrivare a metà campionato in testa con un buon vantaggio – confessa il campione di Cervera – Invece è andata bene: ho perso qualche punto all’inizio ma poi ho recuperato. Ora ho davanti metà stagione per fare bene e restare davanti anche se i piloti Yamaha sono molto forti e in agguato. Al momento Lorenzo è il pilota più vicino a me e sono convinto sarà molto forte. E non voglio nemmeno dimenticare Rossi, sarà vero che è distante, ma non abbastanza. Nelle ultime gare ha dimostrato di avere grande potenziale».

Jorge eterno secondo
Sta ai due portacolori della casa di Iwata, dunque, giocarsi tutto all'inseguimento. Anche se questa, sempre sulla carta, non è l'occasione ideale per Jorge Lorenzo. Al contrario del connazionale, lui qui non ha mai vinto (unica pista insieme alle nuove arrivate di Texas e Argentina), ma ha inanellato solo una striscia di secondi posti: «Per me questa è una gara importante, dopo che ad Assen ho fatto pochi punti – dichiara Por Fuera – Anche se la Honda è data per favorita, credo di poter puntare al podio, qui ho fatto anche delle buone gare. Ho diversi punti da recuperare, ma mi è già successo in passato di rimontare: anche nel 2015 ero indietro, e anche con un distacco maggiore. Abbiamo fatto degli errori, ma la Honda pare avere delle difficoltà in alcune occasioni e quindi possiamo giocarci le nostre chance. In questo campionato tutto può ancora accadere, ogni gara ha una storia a sé».

Vale, delusione smaltita
E se la storia dell'ultima gara di Assen è stata triste per Lorenzo, che sotto la pioggia è stato vittima di un vero e proprio calvario concluso nelle posizioni di rincalzo, figuriamoci per Valentino Rossi, che è caduto mentre era in testa: «Per smaltire la delusione sono rimasto qualche giorno chiuso in casa: Danilo Petrucci mi aveva invitato al mare ma sono rimasto a fustigarmi. Rimane la delusione di una grande occasione buttata e adesso diventa più difficile per il campionato. Ho cercato di rimanere concentrato, mi sono allenato, sono andato in moto, anche perché questo è un calendario con troppe soste, preferivo gli anni scorsi. È stato un errore pesante, avrei potuto vincere anche senza spingere troppo». E se la rivincita ci fosse già questo weekend al Sachsenring? Magari di nuovo sotto la pioggia: «Ultimamente sul bagnato sono molto veloce, anche se ad Assen ho buttato almeno 20 punti – racconta il Dottore – Io sinceramente preferirei l’asciutto per cercare di fare un bel weekend, una bella gara e lottare per il podio. Se fosse bagnato non dovremo sbagliare. Yamaha e Honda sono moto abbastanza diverse, ma alla fine si equivalgono: quando c’è meno grip va meglio la Honda, mentre in piste con curve veloci va meglio la Yamaha».