2 ottobre 2025
Aggiornato 07:30
Prima giornata di libere in Texas

Marquez vola, Rossi corre «per il 2° posto»

Tre vittorie in altrettante partecipazioni: la pista texana è una delle preferite dello spagnolo della Honda. E anche quest'anno il weekend di gara inizia nel suo segno: sette decimi di vantaggio nelle prove, nonostante una caduta

Marc Marquez in azione ad Austin
Marc Marquez in azione ad Austin Foto: Michelin

AUSTIN – Nemmeno una caduta è bastata a frenare l'irresistibile corsa di Marc Marquez nella prima giornata di prove libere del Gran Premio di Austin. Il pilota della Honda stava per stabilire un tempo mostruoso, sotto il muro dei 2 minuti e 04, quando all'ultima curva ha perso l'anteriore della sua RC213V ed è finito nella ghiaia delle vie di fuga. Poco male, però, perché lo spagnolo è riuscito a recuperare la moto, riportarla ai box e quindi rientrare in pista nel prosieguo della sessione. Staccando un tempo leggermente superiore a quello che stava per ottenere in precedenza, ma comunque mostruoso: 2:04.034. Con la bellezza di sette decimi di vantaggio sul primo degli inseguitori, Andrea Iannone. Un mare.

Yamaha costrette a inseguire
Dietro al Maniaco hanno trovato posto la Suzuki di Maverick Vinales e l'altra Ducati satellite di Scott Redding. Per trovare un altro dei big occorre scendere al quinto posto, appannaggio di Jorge Lorenzo. Frenato da un problema al motore sulla sua prima moto, che lo ha costretto ad utilizzare il muletto con un assetto differente, ma comunque staccato di oltre otto decimi dal suo connazionale in cima alla lista dei tempi. «Il nostro potenziale era molto superiore a questa quinta posizione, e domani se riuscirò a mettere insieme tutto risalirò la classifica, ma non credo che sarò veloce quanto Marquez, perché lui è andato fortissimo – ha ammesso Por Fuera – Non penso che sia la Honda a fare la differenza, è merito suo. Ama questa pista e ci si trova molto a suo agio. Al massimo potremo essere più vicini rispetto agli anni scorsi, e costanti e competitivi nell'arco della gara». Sensazioni molto simili le esprime il suo compagno-rivale Valentino Rossi, che ha chiuso alle sue spalle, sesto, dopo essersi affacciato pure lui nelle posizioni di testa nella prima parte del turno: «Il secondo posto era alla mia portata, ma nel penultimo giro mi ha rallentato Pedrosa e nell'ultimo ho sbagliato io – racconta il Dottore – Ma oggi non si poteva che lottare per il secondo posto. Marc ha incominciato forte e si è confermato nel pomeriggio. È quello che ne ha di più. Avvicinarsi a lui sarebbe comunque importante, perché significherebbe stare davanti a tutti gli altri. Ho sempre considerato Marc molto, molto pericoloso. La situazione cambia spesso, dopo i test e la gara del Qatar era Lorenzo il favorito, ora è Marquez».

Pista amica
Per avere la misura di quanto il due volte iridato sia riuscito ad andare oltre i limiti della sua Honda basta confrontare la sua prestazione con quella del compagno di squadra Dani Pedrosa: solo ottavo, staccato di ben 1.1 secondi sul giro secco. Del resto, che Marquez si esalti sulla pista texana non è un segreto, né una novità: in tre partecipazioni in MotoGP, non si è mai scollato dal gradino più alto del podio. E, visto come è iniziato il weekend, sembra in buona posizione per calare il poker.