28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Calcio

Allegri elogia Mihajlovic: «Ora il Milan lotta per il terzo posto»

L'allenatore della Juventus capolista, nonchè ex tecnico rossonero, applaude il collega milanista, autore di una massiccia rimonta in classifica nel girone di ritorno

TORINO - Massimiliano Allegri è stato l'ultimo allenatore a portare il Milan in Coppa dei Campioni (terzo posto nella stagione 2012-2013) salvo poi essere cacciato a zampate da una società alla deriva più totale, concentrata ad incolpare ogni tecnico si sedesse sulla scottante panchina rossonera per giustificare le magagne di una gestione disastrosa. Oggi Allegri allena la Juventus e in meno di due anni ha dimostrato quanto al Milan in pochi abbiano capito qualcosa sul reale valore del tecnico livornese (il solo Galliani lo ha difeso fino allo stremo delle forze, proprio quel Galliani a cui si imputano le maggiori colpe del dissesto milanista): nella scorsa stagione l'allenatore toscano ha portato la Juventus alla conquista del quarto scudetto consecutivo, della Coppa Italia (che a Torino sponda bianconera mancava da vent'anni) e a giocarsi la finale di Coppa dei Campioni poi persa contro un Barcellona troppo più forte. Anche quest'anno, poi, Allegri sta facendo vergognare i suoi critici a suon di vittorie, 15 consecutive che hanno portato i campioni d'Italia dal fondo della classifica al primo posto, pronti a far loro anche questo campionato. Proprio Allegri, quello smidollato che a Milanello qualcuno (il presidente Silvio Berlusconi) criticava anche per la sua pettinatura un po' scapigliata, oltre che per il modo di giocare del suo Milan.

Complimenti beffa

Al termine dell'ennesima vittoria della sua Juve, Allegri si è soffermato anche a parlare del Milan, complimentandosi con Sinisa Mihajlovic, attuale tecnico rossonero: "Incontreremo il Milan prima in campionato e poi forse anche nella finale di Coppa Italia, se entrambi riusciremo a qualificarci - afferma Allegri - per il momento posso solo fare i complimenti a Mihajlovic per il campionato che sta disputando la sua squadra: il tecnico serbo ha trovato il giusto assetto, i suoi uomini si difendono bene e il Milan è tornato a lottare per il terzo posto». Parole sincere quelle di Allegri, ma che alle orecchie dei tifosi milanisti, abituati a ben altri traguardi, suonano tremendamente beffarde, considerando il distacco abissale fra Juventus e Milan, l'impossibilità dei rossoneri di dire la loro per lo scudetto e la consapevolezza che anche il prossimo anno il copione non muterà. Il terzo posto (comunque pressochè irraggiungibile dal Milan) sarebbe un traguardo fondamentale, maledettamente importante per la dissennata società milanese, ma un tempo un terzo posto sarebbe stato considerato quasi fallimentare (ricordate il quarto posto di Capello nella stagione 1994-95 dopo tre scudetti di fila, accolto con fischi dal popolo rossonero?) per una società ambiziosa e vincente come il Milan. I tempi sono cambiati, quel Milan non esiste più, quella società è invecchiata, la bacheca ormai ricoperta di polvere, eppure che male c'è per un tifoso milanista augurarsi di tornare un giorno ad essere come è la Juventus di oggi?