Barbara Berlusconi abbassa il tiro
A margine dell’incontro con gli sponsor organizzato oggi a Milanello, l’ad rossonero per la parte commerciale ha tracciato le linee guida per la squadra: «Obbligatorio tornare in Europa, che sia Champions o Europa League».
MILANO - Ci risiamo. Al Milan si confermano campioni mondiali di proclami. Tante parole, annunci, dichiarazioni d’intenti, poi però quando si tratta di andare a tirare le somme dei risultati ottenuti, i conti puntualmente non tornano e allora ecco la marcia indietro.
Stavolta è toccato a Barbara Berlusconi, amministratore delegato per la parte commerciale del club di via Aldo Rossi, che, a margine del pranzo organizzato per gli sponsor nella club house del centro sportivo di Carnago, ha tracciato le nuove linee guida della società: «Per il Milan è obbligatorio tornare in Europa, che sia Champions o Europa League. L’Europa è fondamentale per l'appetibilità che il Milan deve avere verso i propri tifosi in tutto il mondo. La società vuole dare il massimo supporto alla squadra: i giocatori stanno dando tutto per dedizione e impegno. Spero che i risultati arrivino presto anche per loro».
Lady B: «Che delusione lo stadio»
È stata anche l’occasione per riaprire una ferita ancora aperta per lady Barbara, quello del nuovo stadio al Portello: «Per me è stata una grande delusione, ho lavorato su questo progetto per due anni e so che avrebbe dato uno svolta importante a tutte le attività del club. Era un sogno, ma forse mi sono spinta troppo avanti. Per motivazioni diverse abbiamo cambiato strategie e ora siamo nel nostro caro e vecchio San Siro, che è una costruzione storica per Milano. Migliorare questo impianto si può, però bisogna investire una determinata somma. È più difficile ristrutturare uno stadio che costruirlo nuovo. Sarà necessario fare tanti lavori, lavorare con il Comune per rendere l’ambiente più sereno e vivibile anche per gli ospiti. Oggi abbiamo una media di 31mila spettatori per partita, speriamo nei prossimi 4 anni di arrivare a 40mila, ma sarà possibile solo se lavoreremo in un certo modo».
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