28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
La rivolta dei tifosi

Marquez, ora arrivano le minacce telefoniche

Dal giorno successivo al Gran Premio di Valencia, il pilota spagnolo ha cominciato a ricevere telefonate di insulti da anonimi sostenitori di Valentino. Al suo connazionale Jorge Lorenzo, invece, gli attacchi arrivano su Twitter

MADRID – Dopo i duelli in pista e quelli verbali in conferenza stampa con Valentino Rossi, ora Marc Marquez deve vedersela con i suoi tifosi. Agguerriti e infuriati almeno quanto il Dottore. E, alcuni di loro, disposti a superare ogni limite, compresi quelli della decenza e della legge. Fin dal giorno successivo all'ultima gara del Mondiale di MotoGP, due settimane fa a Valencia, infatti, il pilota spagnolo ha iniziato a ricevere telefonate anonime di minaccia sul suo telefono cellulare portatile. L'accusa rivoltagli da questi sconosciuti maleducati, ovviamente, è sempre la solita: quella di aver taroccato il Gran Premio conclusivo del campionato evitando di attaccare Jorge Lorenzo, che con la vittoria della corsa si è aggiudicato anche il titolo iridato.

Ci pensa la polizia
Le telefonate, riporta il quotidiano spagnolo El Pais, che ha reso nota per primo la notizia, sono proseguite fino allo scorso fine settimana, anche se di giorno in giorno sono calate di numero. Il caso è stato messo nelle mani della polizia iberica, la Guardia civil, che è riuscita a trovare il numero di cellulare di uno dei chiamanti su un blog su Internet. Il due volte campione del mondo, dal canto suo, avrebbe accolto queste minacce con un senso di allarme, ma senza dedicargli comunque troppa attenzione: «Sa minimizzare notevolmente la vicenda e non ha paura», hanno spiegato ai giornalisti locali dall'entourage di Marquez. Tanto che, al contrario di quanto gli stessi agenti di polizia gli avevano consigliato, il portacolori della Honda non ha voluto cambiare numero di telefono. Anzi, dopo che gli inquirenti hanno identificato due dei numeri da cui provenivano le minacce, il pilota ha deciso di chiamarne uno, per chiedere che cosa volesse l'anonimo tifoso. Marc ha deciso inoltre di non chiedere alla Guardia civil di avviare un'indagine formale su quanto accaduto.

Lorenzo attaccato via social
Lunedì, addirittura, lo spagnolo si è recato nella tana del lupo: in Italia, a Milano, per una conferenza stampa che ha preceduto l'apertura ufficiale dell'Eicma, il salone del ciclo e motociclo. Non trattandosi di un evento aperto al pubblico, la Honda non ha previsto di predisporre alcuna particolare misura di sicurezza per il suo pilota di punta, che però ha evitato accuratamente di pronunciare anche una singola parola su quanto accaduto nell'incandescente finale della MotoGP. Molto meno grave, ma comunque fastidioso, è invece ciò che è accaduto al suo connazionale Jorge Lorenzo via Twitter: anche il neo-iridato è stato tempestato di messaggi di tifosi di Valentino che lo criticavano di aver «vinto facile» e «non per meriti tuoi». Per rispondere, 'Por Fuera' ha puntato sull'ironia: «Certo, ogni tanto vado in moto, a piedi è difficile... – ha scherzato – E l'anno prossimo vincete voi sulla M1!»