20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Ritorno al casa da campione

Lorenzo, festa... hot: si brucia la gamba, poi se la prende con Vale

Durante le celebrazioni per il titolo mondiale nella sua Maiorca, la temperatura è salita più volte, in tutti i sensi. Prima per un guasto alla moto che gli ha provocato un'ustione, poi per le ennesime dichiarazioni tesissime contro Rossi

MAIORCA – Uno scherzetto del destino, che avrà finalmente fatto sorridere un po' Valentino Rossi. Il suo compagno-rivale Jorge Lorenzo è stato infatti vittima di un fastidioso inconveniente ieri, proprio nel bel mezzo dei festeggiamenti organizzati dai suoi concittadini per il suo terzo titolo mondiale in MotoGP conquistato domenica scorsa a Valencia. Il neo-iridato stava per lasciare l'aeroporto nei pressi di Palma de Maiorca, la capitale dell'isola dove è nato, a bordo della sua Yamaha su una pista ciclabile, circondato da due ali di folla festante, quando la moto, non appena aperto il gas, gli ha sparato addosso alla sua gamba un getto di vapore rovente, costringendolo a saltare giù dalla sella. Il risultato? Una bruciatura superficiale alla gamba sinistra, che lo ha costretto a presentarsi al successivo evento alla presenza della presidente delle isole Baleari, Francina Armengol, con una vistosa fasciatura che lo copriva dal ginocchio alla caviglia. «Se sono riuscito a correre ad Assen subito dopo aver subìto un'operazione alla clavicola, questo è niente», ha scherzato 'Por Fuera'.

Jorge ribalta le accuse
Ma non è stato solo il malfunzionamento alla sua Yamaha a far salire la temperatura durante la giornata delle celebrazioni domestiche di Jorge Lorenzo. In tutti i sensi. Il centauro spagnolo, infatti, stuzzicato dai giornalisti della televisione locale Deportes Quatro, è tornato a dire la sua sul velenoso epilogo del Motomondiale. Rispondendo per le rime alle accuse di Valentino Rossi, secondo cui il suo titolo sarebbe figlio del «biscottone spagnolo», ovvero dell'accordo sottobanco tra Lorenzo e il suo connazionale della Honda Marc Marquez. Macché complotto, ha ribattuto il campione, del mondo. Anzi: «Valentino mi accusa di essere stato aiutato da Marquez e Pedrosa – ha dichiarato – ma alla fine, gli unici che avevano chiaramente detto che avrebbero aiutato Valentino sono stati i piloti italiani. E davvero in gara hanno fatto chiaramente passare Rossi». Insomma, anche dopo la conclusione di questo combattutissimo campionato, la tensione tra i due compagni di squadra resta altissima. E Lorenzo non si sposta di un passo dalla sua posizione: «Considerato il ritmo che Valentino ha tenuto domenica, in cui ha fatto non più di due giri in 1:31, mentre i primi tre ne hanno fatti oltre venti, se fosse partito in prima o seconda fila non avrebbe cambiato di molto la storia», rincara la dose.

Futuro con Marquez?
Nessuna offerta di tregua, nessuna mano tesa. I rapporti tra i due portacolori della Yamaha restano al limite: «Con Valentino Rossi abbiamo una grande squadra – commenta Lorenzo – Non è un mio amico, ma il mio rivale, ma non è un nemico, perché io non ho mai avuto nemici. Se un giorno avessi come compagno Marc Marquez? Mi piacerebbe. Con lui ho un buon rapporto, così come ce l'avevo con Valentino, almeno prima di Sepang. E con Toni Elias e recentemente con Dani Pedrosa». Tutti spagnoli. Sarà un caso?