28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Le parole dopo la sconfitta

Vale a cuore aperto: «Epilogo triste e imbarazzante»

A freddo, dopo aver rivisto integralmente le immagini della gara, Rossi affida il suo amaro sfogo ai microfoni dei giornalisti in conferenza stampa: «Quel che è successo non ha precedenti nella storia di questo sport»

Valentino Rossi
Valentino Rossi Foto: ANSA

Valentino, innanzitutto come ti senti?
Ho voluto rivedere tutta la gara, fino alla fine. E che dire? È stato comunque un grande campionato, ho lavorato sempre bene, sono stato competitivo e ho costruito la possibilità di vincere il decimo Mondiale. Ce l'avrei potuta fare e me lo sarei anche meritato: fino al GP del Giappone, quando tutto è andato normalmente, ero in testa, con diciotto punti di vantaggio. Poi è successo qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato, che nel nostro sport non era mai successa. Imbarazzante. Marquez ha deciso che non dovevo vincere il campionato e si è messo a fare il guardaspalle di Lorenzo. Da lì è cambiato tutto.

Da quando, precisamente?
Da Phillip Island, dove potevo chiudere il campionato. Ero riuscito a mettere a posto bene la moto, avrei potuto battere Lorenzo e vincere. Marquez ha cominciato lì. Io l'ho detto, poi c'è stato il contatto in Malesia, lui è scivolato. Quando ho saputo, giovedì qui a Valencia, che sarei dovuto partire ultimo, ho capito che il mio destino era segnato. Avevo solo un pelo di speranza che la gara non andasse come temevo, ma Marquez ha deciso di completare il suo lavoro.

Come si è comportato in questo Gran Premio?
Negli ultimi giri andava il doppio di Lorenzo, ma gli è rimasto dietro senza fargli nemmeno un attacco. E dobbiamo ricordarci che lui è uno che attacca sempre, soprattutto nel finale. Quando corre contro di me, mi passa dieci volte al giro, mentre oggi è rimasto alle spalle di Lorenzo per trenta giri. L'unico sorpasso che ha fatto, anche abbastanza cattivo, è stato al suo compagno di squadra. Lo ha fatto in modo talmente chiaro che, secondo me, ha goduto che io lo abbia visto. Andava così piano che negli ultimi giri Pedrosa ha riguadagnato due secondi. Peccato. Da un lato devo accettare quel che è successo, dall'altro sono contento che non ci sia più alcun dubbio sui piani di Marquez. La gente lo ha visto chiaramente. Mi sorprende solo la posizione della Honda, che ha dato via libera al suo pilota per far vincere la Yamaha.

Secondo te perché Marquez l'ha fatto?
Sinceramente non saprei. Forse da piccolo mi ammirava e oggi prova gusto a battermi. Ma dovete chiederlo a lui.

Perfino i tifosi spagnoli l'hanno fischiato.
Marquez è il futuro della MotoGP, è un grande talento, ha 22 anni e correrà ancora a lungo. Ma un pilota che dice delle bugie a ogni occasione, per tutto il weekend, dicendo che darà il massimo per battere Lorenzo, perché è importante per la Honda, e poi in gara si comporta così, è veramente uno che se ne sbatte i c... di tutto.

Ma Lorenzo questo titolo l'ha meritato o no?
Bisogna dire che è stato molto veloce, soprattutto nella seconda parte del campionato. Avrei potuto anche perderlo in pista, e mi avrebbe fatto male, ma l'avrei accettato. Ma mi sarebbe piaciuto giocarmelo fino in fondo, perché così è ancora più triste. Più che arrabbiato, mi sento deluso. Questa situazione si poteva evitare.

Hai perso tu, ma ha perso anche il motociclismo?
È un pensiero molto nobile, ma sinceramente mi dispiace di più averlo perso io! Certo che un biscottone così, da calcio di serie C2, nel nostro sport non l'avevamo mai visto. Si sono visti piloti aiutare degli altri, ma almeno erano compagni di squadra. Non era una vendetta personale.

Jorge ha parlato di aiuto tra spagnoli, poi se l'è rimangiato. È ancora possibile la convivenza tra voi?
Non sapevo che fosse un campionato del mondo a squadre, pensavo che ogni pilota lavorasse per se stesso. Sono arrabbiato con Lorenzo più che altro per come si è comportato dopo il GP di Malesia, quando ha perso delle grandissime occasioni per stare zitto. Fuori dalla pista poteva essere molto più intelligente. Se ha commentato così, o è particolarmente stupido, o ha la coda di paglia perché erano d'accordo. Ma penso che, in pista, lui non sarebbe mai arrivato a questo. Comunque non penso che la convivenza sarà un grande problema, il mio problema ora è che ho perso.

Arriverà il momento di dire basta a questa situazione?
Vedremo. Io ho anche abbastanza paura per l'anno prossimo. Un pilota come Marquez che decide di non vincere delle gare pur di fare un dispetto a un altro può arrivare ovunque. Non ha limiti. Prima del GP di Malesia ci avrebbero dovuto chiamare per chiederci i nostri punti di vista, ma non so se sarebbe cambiato qualcosa nel suo comportamento.

Ma ne hai parlato con i vertici del campionato?
Sì, già da giovedì, glielo potete chiedere. E avevo anticipato loro quel che sarebbe successo oggi con tre giorni di anticipo. Loro mi hanno risposto che era impossibile. Però è successo.

Con che spirito tornerai in pista l'anno prossimo?
Ho molta passione per quello che faccio e i miei progetti futuri non cambiano. L'anno prossimo mi aspetta un'altra grande sfida: essere veloce anche con le Michelin e con la nuova elettronica. Riparto da lì. Sono triste ma non disperato, perché quest'anno sono stato bravo, ho fatto tutto ciò che dovevo.