Valentino: «Per vincere ci vorrà una botta di c...»

Valentino, come hai vissuto questa strana giornata?
Stamattina ero contento: come ieri, sono andato forte cambiando dei piccoli dettagli. Ma nel pomeriggio ho fatto più fatica. L'aumento di temperatura non mi ha aiutato e ho avuto problemi sia alla gomma davanti che a quella dietro. Le modifiche che abbiamo tentato non hanno funzionato. E nell'ultimo giro potevo fare un buon tempo, avrei fatto un 1:30, ma sono scivolato: ho perso l'anteriore senza gas. Tanto, sarei partito ultimo lo stesso.

Almeno domani non avrai problemi di strategia.
Avrei preferito partire davanti. Sarà una gara diversa: dovrò partire bene, cercare di recuperare posizioni nei primi giri, ci vorrà un po' di c... Poi, dopo cinque o sei giri, sarà una questione di passo: se riesco a recuperare un paio di decimi potrei rimontare. Ma faccio fatica a capire dove posso arrivare.

È la sfida più grande della tua carriera?
Non saprei. Non dipende solo da me, quindi non riesco a paragonarla con le imprese del passato. Bisogna solo andare più forte possibile, cercare di rimontare più posizioni e poi vedere cosa succede là davanti.

Come definisci la situazione che ti si prospetta?
Abbastanza difficile. O complicata, che è un aggettivo più bello.

A Sepang hai preso un pugno, giovedì un altro dal tribunale. Dove pensi di trovare la forza?
Il pugno più grosso l'ho preso in Australia. Lì è successa una cosa che non mi aspettavo. Il resto è stato solo una conseguenza. Ma io mi sento abbastanza bene: ormai quel che è fatto è fatto. Devo solo cercare di concentrarmi, di dare il massimo e magari di fare anche una gara divertente. Alla fine faremo i calcoli.

Chi può vincere la gara di domani?
Lorenzo va forte, ma anche Marquez e Pedrosa. Direi che hanno il 33% di possibilità ciascuno.

Jorge ha detto per tutto l'anno che non sente la pressione. Domani la sentirà?
Non lo so. Dovete chiederlo a lui.

Ci scommetteresti dei soldi su una tua vittoria?
Dipende quanto la pagano...