11 settembre 2024
Aggiornato 03:00
Terribile incidente in Russia

Sainz miracolato: finisce contro il muro e sommerso dalle barriere

Il giovane pilota spagnolo perde il controllo della sua Toro Rosso durante le prove libere a Sochi e si infila sotto le protezioni a lato del circuito. Se la cava senza nemmeno un graffio, ma torna la polemica sulla sicurezza

SOCHI – Sta bene, ma solo per miracolo. Carlos Sainz è uscito senza un graffio da un terribile incidente nell'ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Russia. A venti minuti dalla fine del turno, le telecamere hanno inquadrato la sua Toro Rosso perdere il controllo all'ingresso della curva 13 e toccare il muro sul lato sinistro della pista. La vettura, danneggiata e impazzita, a quel punto si è diretta veloce come un missile oltre le vie di fuga, fino ad infilarsi al di sotto delle barriere protettive. Ci sono voluti oltre venti minuti perché i medici e i commissari di pista riuscissero ad estrarlo dalla monoposto, sveglio e con il pollice alzato mentre veniva portato sull'ambulanza e da lì con l'elicottero in ospedale.

Pilota illeso
I successivi controlli sanitari, compresa una Tac su tutto il corpo, hanno escluso qualsiasi lesione: il pilota spagnolo, di fatto, se l'è cavata solo con qualche dolorino al collo e alla schiena. «Sto bene, alla fine non mi sono fatto nulla – ha dichiarato lui stesso in un videomessaggio inviato alla televisione iberica – Mi sono solo spaventato, molto. Voglio che tutti sappiate che non ho mai perso conoscenza: cercavo di parlare con il team via radio da sotto le barriere, ma non potevano sentirmi. Così ho iniziato a preoccuparmi, perché sapevo che la gente avrebbe pensato a una conseguenza più grave di quanto fosse in realtà. Mi hanno sottoposto ad ogni sorta di test ma non ho niente. Mi fanno un po' male il collo e la schiena, ma con un po' di riposo si sistemerà tutto. Non posso ancora darvi nessuna garanzia, ma farò tutto il possibile per correre domani». Dopo aver saltato le qualifiche odierne, saranno infatti i medici a dovergli dare il via libera per poter disputare la corsa: la Federazione internazionale dell'automobile, invece, gli ha già concesso il semaforo verde. Intanto, il giovane pilota rimarrà ricoverato in ospedale per tutta la notte in via precauzionaria, una procedura assolutamente di routine in questo genere di circostanze.

Barriere pericolose
L'incidente ha però riportato d'attualità il sempreverde tema della sicurezza in Formula 1. Puntando stavolta i riflettori su un altro aspetto potenzialmente pericoloso: quello delle barriere di protezione. «Sono rimasto scioccato a vedere quanto sia penetrato in profondità, era tutto coperto dalle barriere – ha commentato Sebastian Vettel – Dobbiamo comprendere bene il comportamento delle protezioni in caso di incidente, perché l'idea è che non si mettano sopra al pilota, né che la macchina ci si infili sotto». Ne sa qualcosa anche il compagno di squadra di Sainz, Max Verstappen, vittima di un incidente simile nel Gran Premio di Monaco, ma che in quel caso riuscì ad uscire dalla macchina con le sue forze: «Bisogna trovare una soluzione – tuona il baby pilota olandese – Questo non deve succedere, anche perché le barriere hanno colpito la testa di Carlos. Sono sicuro che nel prossimo incontro dei piloti ne parleremo, e bisognerà risolvere il problema per il prossimo anno».