3 maggio 2024
Aggiornato 04:00
Scontro ruota a ruota ad Aragon

Rossi contro Pedrosa: che spettacolo all'ultimo giro!

Valentino ha tentato cinque o sei attacchi al secondo posto solo nella tornata finale, ma lo spagnolo ha difeso con grinta la sua piazza d'onore fino alla bandiera a scacchi. Alla faccia di chi lo definiva un pilota arrendevole

ALCANIZ – Non capita tutti i giorni di battere un vecchio leone come Valentino Rossi in un testa a testa all'ultimo giro. E perciò non c'è da stupirsi se il finale al cardiopalma del Gran Premio d'Aragona, in cui ha risposto colpo su colpo a ogni tentativo di sorpasso del Dottore, è stato per Dani Pedrosa «una delle migliori battaglie della mia carriera – lo definisce – E lo dico per via del rivale: normalmente si riesce a fare delle belle lotte con molti piloti, come mi è capitato in passato, ma Valentino è il maestro di questa situazione. In questi momenti si trova a suo agio e ha enorme fiducia. Sa giocare molto con la moto e i cambi di direzione, usa manovre diverse e cambia i punti di frenata e di corda delle curve per girare la moto, mentre per me questo è uno dei punti deboli. Quindi sono molto contento del risultato di oggi».

Ago della bilancia della lotta iridata
Per Valentino, questa battaglia valeva ancora di più: ben cinque preziosissimi punti in classifica mondiale. Ma anche questo incentivo extra non è bastato a far vincere lo scontro diretto al Dottore, che a fine gara si è congratulato con il suo avversario: «Ho lottato perché in campionato mi servivano quei punti – ammette il nove volte iridato – Ma so che con Dani la battaglia è sempre dura e corretta, si arriva vicini al limite». Così, difendendo con le unghie e con i denti il suo secondo posto, Pedrosa ha fatto indirettamente un regalo al suo connazionale Lorenzo: «Dani è stato molto coraggioso, si sono superati cinque o sei volte in un giro – commenta il vincitore di oggi – Devo ringraziarlo perché questi punti sono molto importanti per il campionato». Ma sono importanti anche per lo stesso pilota della Honda, in passato accusato di eccessiva arrendevolezza nelle battaglie ruota a ruota e reduce da una manciata di gare negative: «Su questa pista ci aspettavamo di avere un po' di vantaggio – conclude Pedrosa – ma sulle altre abbiamo visto che fatichiamo più che in passato. Quindi sarà dura, ma devo essere ottimista e lottare per il podio o per la vittoria ogni volta in cui sarà possibile».

Il mea culpa di Marquez
Figuratevi la delusione del suo compagno di squadra Marc Marquez che, in una gara, sulla carta, appunto, favorevole alla sua Honda, ha collezionato la sua quinta caduta stagionale, mentre si era gettato all'inseguimento di Jorge Lorenzo in testa alla gara, al secondo giro: «Stavolta è stata tutta colpa mia – confessa il campione del mondo in carica – Ho staccato alla curva 12, ho commesso un errore e ho perso l'anteriore. Forse perché non avevo nulla da perdere e per me era un Gran Premio di casa, ho spinto troppo. Non serviva, perché mi era bastato un giro per raggiungere Jorge. Mi scuso con il team e con i tifosi, ma in questa stagione nulla sembra girare per il verso giusto e sembra che le cose diventino più dure che mai».