28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Promossi e bocciati del GP d'Italia

Le pagelle: Mercedes impeccabile, Ferrari anche (quasi)

Quella messa in scena dai protagonisti a Monza è stata una battaglia tra titani. In cui entrambe le scuderie si sono espresse al massimo (salvo qualche errore attorno a Kimi Raikkonen...). Ecco i voti che gli abbiamo dato noi del DiariodelWeb.it

MONZA – I tanti tifosi italiani avrebbero forse preferito un epilogo rosso. Ma il Gran Premio di Monza 2015 è stato comunque un altro capitolo di grande automobilismo che si aggiunge alla lunga e impareggiabile storia del tempio della velocità. Hamilton, vincendo così, ha dimostrato di meritarsi l’ingresso tra i grandi, e non è stato il solo. Ecco i voti del DiariodelWeb.it a tutti i protagonisti della corsa.

LEWIS HAMILTON – voto 10 e lode. Ogni volta pensiamo che abbia raggiunto la perfezione. E invece alla gara successiva ci stupisce con effetti speciali. Ora attendiamo con impazienza di capire cosa si inventerà di più rispetto a quanto ci ha mostrato nel fine settimana di Monza: fare di più stavolta ci sembra impossibile, visto che ha dominato dalla prima all’ultima sessione in scioltezza. Chiudendo il suo weekend con un metaforico inchino verso la storia della leggendaria pista brianzola, che in teoria sarebbe casa del nemico. Vincente e signorile. Peccato solo per quella chioma bionda, che non si può proprio vedere…

MERCEDES – voto 6. Ha vinto, quindi non possiamo darle l’insufficienza. Ma, per certi versi, la squadra lo meriterebbe. Prima schiera un celebratissimo super-motore, che dopo un giorno si rompe sulla monoposto di Nico Rosberg. Poi rischia di mettere a rischio addirittura lo stesso successo con il pasticcio sulla pressione della gomma di Lewis Hamilton. Per un team che sta dominando il Mondiale per la seconda stagione consecutiva, certi errori sono imperdonabili. Invece non è neanche la prima volta.

SEBASTIAN VETTEL – voto 10. Gli è mancata solo la vittoria, che contro questa Mercedes era semplicemente fuori portata. In compenso ha spinto al massimo dal primo all’ultimo metro, riuscendo ampiamente a superare le aspettative. Perché è vero che quella di Monza è la pista di casa della Ferrari, ma un circuito superveloce come questo non si adatta tecnicamente alle caratteristiche della SF15-T. Almeno sulla carta. Vedendo il tedesco impegnato in gara, non sembrava proprio.

KIMI RAIKKONEN – voto 9. Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene ci perdoneranno, ma noi alla versione dello sbaglio del finlandese in partenza non ci crediamo proprio. Al contrario, abbiamo visto un Raikkonen all’altezza dei tempi d’oro, sia in qualifica che durante la grande rimonta. Mentre la Ferrari, con lui, ha toppato due volte: prima con il problema tecnico al via, poi con il pit stop chiamato due giri troppo tardi. Senza quegli errori il podio non glielo avrebbe levato nessuno. Se lo meritava, visto anche il calore tutt’altro che da ‘Iceman’ che ha dimostrato verso i tifosi italiani.

POLITICA – voto 0. Non facciamo nomi: tanto i parlamentari che si sono alternati nel paddock monzese durante il weekend sono stati tanti e tutti assolutamente bipartisan. Tutti interessatissimi alla passerella, mentre per le sorti del Gran Premio d’Italia si sono impegnati solo a parole. Ma qui le chiacchiere stanno a zero: o lo Stato mette mano al portafogli o la gara vola via.