19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Profeti in patria

I tifosi italiani mettono il turbo alla Ferrari

Clamoroso a Monza: la stessa rossa che aveva faticato due settimane fa in Belgio, sul circuito di casa si galvanizza e conquista la seconda e terza piazza sulla griglia di partenza, a un passo dal poleman Hamilton. Merito della spinta dei fan?

MONZA«Una gran bella sorpresa», si sbilancia a definirla perfino uno solitamente algido come Kimi Raikkonen. Di più, quasi un miracolo italiano, potremmo aggiungere noi cedendo appena un po’ alla retorica. Fatto sta che proprio nessuno, dai piloti ai vertici dell’azienda che oggi li hanno raggiunti nei box (Sergio Marchionne e Lapo Elkann) passando per le decine di migliaia di tifosi che hanno affollato le tribune dell’autodromo di Monza, aveva previsto una Ferrari così in palla. «Anzi, ci aspettavamo che questa fosse una pista difficile per noi», confessa lo stesso Kimi. E invece, i sette decimi accusati ieri nelle prove libere dalla corazzata Mercedes sono oggi diventati solo due. E la rossa si è piazzata subito in coda al poleman Lewis Hamilton. Come per magia. Come se «il grande cuore dei tifosi ci fosse entrato nel motore», come aveva risposto ieri per scherzo il team principal Maurizio Arrivabene. «I supporter in tribuna e nel garage ci hanno dato un grande sostegno – conferma Sebastian Vettel – Da parte nostra, noi abbiamo fatto il nostro lavoro. E speriamo domani di poter fare ancora meglio».

Lezione imparata
Se miracolo doveva essere, dunque, non poteva scegliere posto migliore del Gran Premio di casa della scuderia di Maranello. Per Raikkonen, poi, fresco di rinnovo con la squadra, il secondo tempo è addirittura un doppio miracolo: la fine della maledizione del giro secco, il ritorno in prima fila «da cui mancavo almeno da sei anni – ricorda lui con un veloce calcolo – Chi l’avrebbe mai detto che qui saremmo stati così forti rispetto alla Mercedes? Per me è bellissimo essere riuscito ad azzeccare una qualifica dopo tanto tempo, specialmente a casa Ferrari». La sorpresa cresce se si pensa al fatto che, tifosi a parte, la SF15-T schierata qui a Monza dal Cavallino rampante non è poi sostanzialmente diversa da quella che aveva faticato solo due settimane fa a Spa-Francorchamps (salvo un piccolo aggiornamento al motore): «La vettura è migliorata, sì, ma solo un poco», aggiunge il pilota finlandese. Eppure, paradossalmente, proprio la pesante sconfitta patita nell’ultimo appuntamento in Belgio si è trasformata in uno dei fattori che hanno aiutato la pronta riscossa: «Ad ogni gara proviamo a fare dei passi avanti – spiega Vettel, qualificatosi oggi subito alle spalle del suo compagno di squadra, con il terzo crono – piccole aggiunte che migliorino le prestazioni. E così abbiamo fatto anche stavolta, niente di speciale. Certo che a Spa abbiamo imparato molto: è una pista che richiede un assetto molto simile a questa. In quel caso non eravamo contenti del bilanciamento, qui ci siamo impegnati per migliorarlo. E questo è stato il principale passo avanti».

Gara impegnativa
Ora, naturalmente, la Ferrari non può certo lasciare il miracolo a metà. Quegli stessi tifosi che oggi hanno accolto con un boato, rimasto strozzato in gola per troppo tempo, il secondo e il terzo posto dei loro beniamini vorrebbero completare il quadro con un risultato almeno altrettanto positivo nella gara di domani. «La cosa più importante sarà restare fuori dai guai alla prima curva – anticipa Kimi – Qui c’è molta strada da fare dalla griglia di partenza alla variante e gli errori al via si pagano di più. Spero di fare uno scatto nella norma e poi vedremo come va. L’obiettivo, naturalmente, è almeno quello di confermare queste posizioni, e magari anche di vincere. Non sarà una gara facile, ma di solito alla domenica siamo più fiduciosi che in qualifica». «Non sarebbe la prima sorpresa dell’anno – sorride sornione Sebastian Vettel – E a me le sorprese piacciono tanto…».