19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Corse e ricorsi

Vettel, da rivale a idolo: «Quando i tifosi a Monza mi fischiavano...»

Il pilota tedesco, alla vigilia del suo primo Gran Premio d'Italia da ferrarista, ripercorre la sua storia sportiva sul circuito brianzolo: «Il mio primo successo nel 2008 con un motore di Maranello. E poi i "buu" quando vincevo con Red Bull»

MONZA – Il Gran Premio d’Italia a Monza rappresenta, storicamente, un crocevia di destini sportivi. Lo è tanto per la Ferrari quanto per il suo nuovo primo pilota, Sebastian Vettel. Ancora prima di vestire la tuta rossa, infatti, il tedesco ha vissuto momenti memorabili sul tracciato brianzolo, tanto da eleggerlo a sua seconda pista di casa. Pensate al 2008, quando da giovane debuttante ottenne la sua prima vittoria contro ogni pronostico, sotto una pioggia torrenziale, al volante di una Toro Rosso motorizzata Ferrari. «Nel 2008, per la mia prima vittoria, i tifosi impazzirono letteralmente – ricorda oggi Seb ai microfoni del quotidiano teutonico Kolner Express – Penso che abbiano apprezzato quello che feci, in particolare perché correvo con un team italiano e con un motore Ferrari».

Il «buu» dei ferraristi
Negli anni successivi, però, la storia cambiò di nuovo. Nel 2013 Vettel salì ancora sul podio dell’Autodromo nazionale, stavolta indossando i colori della Red Bull da campione del mondo in carica e dominatore della Formula 1. E in quell’occasione fu fischiato dai tifosi ferraristi con una ferocia raramente vista in precedenza. «Non sono mai stato particolarmente popolare a Monza – aggiunge al giornale finlandese Turun Sanomat – Spero, questo weekend, di risolvere questo problema. Quando vinsi di nuovo con la Red Bull ero altrettanto felice, ma fui fischiato. A quel punto mi resi conto di che differenza faccia su questa pista la vettura con cui vinci. Perciò ora sono molto contento che i tifosi mi sostengano».

Un ritorno da idolo
Stavolta, infatti, Vettel si presenterà al via del Gran Premio d’Italia da padrone di casa, per la prima volta da leader ferrarista: «Naturalmente ho un sacco di bei ricordi ed emozioni legati a Monza e per me è sempre bello tornarci – racconta il pilota tedesco a ferrari.com – e farlo con la Ferrari lo renderà ancora più speciale. Non è un tracciato faticoso dal punto di vista fisico, ma questo non vuol dire che sia semplice: si affrontano lunghi rettilinei ed è importante saper gestire l’impianto frenante, perché si arriva alle staccate ad alta velocità. Le caratteristiche di questo tracciato richiedono un assetto a basso carico aerodinamico e questo rende la vettura più difficile da controllare. Sono molto curioso di guidare su questo circuito, sia perché quest’anno la power unit è più potente, sia perché ci sono sempre tantissimi tifosi: non vedo l’ora di incontrarli».