Alonso al veleno: «Alla Ferrari ho perso per colpa della squadra»
Il campione spagnolo riserva un'altra frecciatina al suo ex team: «A volte a Maranello si perde o si vince solo in base allo stato d'animo del gruppo – commenta – Me ne sarei dovuto andare già due anni prima»
ROMA – Rimpianti per aver abbandonato la Ferrari proprio quando è tornata a vincere, e per giunta per passare ad una McLaren-Honda precipitata in una crisi nera? Tutt'altro. Piuttosto, Fernando Alonso è dispiaciuto di non aver lasciato Maranello due anni prima: se lo avesse fatto, sostiene l'asturiano, avrebbe potuto vincere altri titoli iridati. Il 34enne si laureò due volte campione del mondo un decennio fa e in molti erano convinti che avrebbe continuato a dominare la Formula 1 ancora per molti anni. Invece, i successivi passaggi della sua carriera (la prima, sfortunata esperienza in McLaren; il ritorno ad una Renault diventata nel frattempo comprimaria; i cinque anni di matrimonio con la Ferrari ricchi di emozioni ma poveri di successi) non gli hanno più consentito di arricchire il suo palmares.
Al capolinea
Da qui è nata la sua convinzione: «Probabilmente me ne sarei dovuto andare prima – ha commentato alla Cnn – La macchina non era per niente competitiva e le cose stavano diventando sempre più tristi. Perciò forse uno o due anni in meno sarebbero stati l'ideale. Però, sapete, noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio e abbiamo lottato fino alla fine di ogni singola gara. Dopo cinque stagioni alla Ferrari, ero stufo di arrivare sempre secondo». In effetti, oggi secondo non ci arriva più, visto che con la sua McLaren, condizionata dal disastroso motore Honda, è soltanto quindicesimo in classifica generale. Tutta un'altra storia rispetto al suo primo anno in Inghilterra, il 2007, quando perse il titolo per un solo punto a vantaggio proprio della Ferrari di Kimi Raikkonen: «La McLaren è un progetto rischioso perché è completamente nuovo, ma siamo un unico team: vinciamo e perdiamo insieme – prosegue il campione spagnolo – L'anno scorso mi resi conto che, con questo dominio Mercedes, tornare a vincere con la Ferrari era impossibile a breve termine e la migliore idea era quella di puntare su un progetto nuovo. Eppure fino all'ultimo non ho voluto arrendermi e ho continuato a credere che fosse possibile tenere vivo il sogno».
Lunatico
Come capita a tutti i grandi amori, anche il divorzio tra Fernando e la rossa non è stato indolore. Anzi, da quando ha lasciato la Scuderia, l'iberico non ha mai risparmiato queste frecciatine al veleno: «A volte alla Ferrari si perde o si vince solo in base allo stato d'animo generale della squadra, o del gruppo – commenta – È un team grandissimo, con alcuni lati positivi e altri negativi, e come ho detto è bello vivere una volta nella vita l'esperienza della Ferrari. Ma la cosa più importante è vincere e sentirsi competitivi, e al momento è la Mercedes la squadra che dobbiamo battere». E la Ferrari, quest'anno, ci è già riuscita, almeno due volte.
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