5 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Psicodramma Mercedes a Budapest

Hamilton, il mistero della «peggior gara da molto, molto tempo»

Cosa non abbia funzionato non lo sa nemmeno lui. Fatto sta che il Gran Premio d'Ungheria, per il campione del mondo, è stato un susseguirsi di errori e pasticci. E se è arrivato comunque in zona punti è stato solo «per grazia di Dio»

HUNGARORING – La pole position di ieri era stata il frutto della sua miglior qualifica di sempre. La sconfitta di oggi «la mia peggior prestazione da molto, molto tempo». Alti e bassi nelle emozioni di Lewis Hamilton, gli stessi che ha vissuto durante un Gran Premio d'Ungheria agrodolce, per lui. Di cui però il campione del mondo in carica si prende tutte le colpe: «È stata una pessima giornata in ufficio». È cominciato tutto fin dalla partenza, sbagliata per la seconda volta di fila: scattato dalla pole position, l'anglo-caraibico è scivolato al quarto posto fin dalle prime curve, poi è uscito di pista ritrovandosi addirittura decimo. Con fatica e a suon di sorpassi è risalito fino al quarto posto, prima che l'ingresso in pista della safety car (verso fine gara) lo portasse a un contatto con Daniel Ricciardo proprio alla ripartenza. Il risultato: alettone danneggiato e penalità incassata. Solo la disperata rincorsa finale e i guai dei piloti davanti a sé (compreso il suo compagno di squadra Nico Rosberg) gli hanno consentito di rientrare in zona punti, chiudendo sesto. «La gara è stata incredibilmente bizzarra – commenta – Non mi meritavo questi punti, sono arrivati per grazia di Dio, e grazie all'ottima strategia della squadra. Non so se mi sia mancata la concentrazione o cosa sia successo, ma ho davvero sbagliato tutto. Mi serve un po' di pausa per tornare più forte alla prossima gara».

A Rosberg va ancora peggio
Per sua fortuna, ora la pausa estiva del Mondiale di Formula 1 arriva davvero. E, nonostante tutti i guai, Lewis Hamilton ci si presenta con un vantaggio in classifica generale che cresce a 21 punti: la collisione finale con il solito Ricciardo è costata infatti cara anche al suo compagno-rivale Rosberg, che ha forato la gomma, perso il secondo posto e chiuso solo ottavo, quindi comunque alle sue spalle. Un'altra grazia di Dio: «Ad essere onesto, non ci avevo nemmeno pensato – risponde a caldo – Non mi sento particolarmente sollevato per questo, però...». Figuriamoci come si sente Rosberg, che comunque non se la prende con Ricciardo, ma condivide la visione della direzione gara: è stato un semplice incidente di gara. «Stava andando tutto molto bene, fino al 64° giro ero soddisfatto della gara – racconta il tedesco – Poi sono finito in fondo alla classifica. È stato un peccato perdere tutti questi punti, a volte il nostro sport è davvero duro, ma è andata così. Pensavo di avere io la precedenza in curva, perché avevo preso la traiettoria ideale, ma Ricciardo ha frenato troppo tardi ed è andato dritto. Aveva ancora il suo alettone anteriore lì e non ha rallentato. Ma la Federazione ha deciso di non penalizzare nessuno, quindi nessuno ne ha colpa, immagino». Fosse per lui, comunque, questa benedetta pausa estiva la salterebbe volentieri: «Dopo una gara come questa vorrei tornare a correre anche domani...».