19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Ducati sugli scudi al Mugello

Dovizioso domina le prove libere: «Ma il favorito è Lorenzo»

Desmodovi è il più veloce in entrambe le sessioni del venerdì, ma ancora non è soddisfatto: «Siamo forti, ma non abbastanza. Non quanto vorrei». Resta aperto il problema delle gomme: non durano per tutta la gara

SCARPERIA – Il weekend del Mugello inizia al meglio per i colori italiani. In particolare per il rosso della Ducati, che grazie ad Andrea Dovizioso ha dominato entrambe le sessioni di prove libere del venerdì del Gran Premio d'Italia. Il pilota di Forlì ha iniziato la giornata con un giro più rapido di 33 millesimi rispetto a quello di Jorge Lorenzo nella sessione del mattino. Poi, nel pomeriggio, ha abbassato ulteriormente il limite di quattro decimi. Eppure, pur avendo rispettato le aspettative della vigilia, che vedevano una Ducati lanciatissima grazie ai test privati compiuti proprio su questa pista due settimane fa, Desmodovi resta convinto di non essere lui il favorito per la vittoria di domenica: «Siamo forti, ma non abbastanza. Non quanto vorrei», afferma al termine delle prove libere.

Lavorare sulle gomme
«La velocità c'è, un 1:47.4 è un tempo davvero buono – prosegue Dovizioso – Ma stiamo ancora lavorando sul passo gara. Specialmente su questa pista è molto difficile mantenere il passo fino alla fine, in termini di energia e di usura della gomma posteriore (il miglior crono di oggi lo ha staccato con la più dura delle mescole a disposizione, ndr). Abbiamo ancora del lavoro da fare per poter lottare per la vittoria. Penso che non sia ancora abbastanza dopo la prima giornata». Se non lui, dunque, chi è l'uomo da battere per questo GP secondo Andrea? È Jorge Lorenzo, scivolato al terzo posto nel pomeriggio, a tre decimi abbondanti dalla migliore delle Ducati, ma vincitore delle ultime due gare consecutive: «In questo momento è lui ad avere il miglior ritmo, sì – riconosce – Non ha molto margine ma è facile per lui mantenere il tempo sul giro e questo fa la differenza. Dobbiamo migliorare soprattutto l'aderenza, la cui costanza di rendimento non è la migliore: da metà gara alla fine la nostra gomma cala un po' più della Yamaha e questo non ci dà la possibilità di completare la gara con lo stesso treno. È su questo che stiamo lavorando».

Veloci? Anche troppo
Ma la Desmosedici GP15 ha ancora un altro asso nella manica da giocarsi: un nuovo motore che porterà al debutto proprio domani. «Ne parlano tutti, ma non farà davvero la differenza – getta acqua sul fuoco Dovizioso – anche perché già oggi abbiamo raggiunto i 350 km/h. Non è male!». La sua moto è stata infatti la migliore in termini di velocità di punta sui rettilinei più lunghi della stagione. Un record che rischia di compromettere anche la sicurezza: «In commissione ne abbiamo già parlato, ma non è facile prendere la decisione di limitare la velocità – sostiene – La realtà è che, specialmente prima della frenata, 350 km/h sono al limite, perché ci fanno sobbalzare un po'». Il suo compagno di squadra Andrea Iannone, ancora dolorante alla spalla sinistra infortunata proprio durante i test sul circuito toscano, è giunto quarto, mentre il collaudatore Michele Pirro, wild card in questa gara, si è fermato al dodicesimo posto.