18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Calcio - Serie A

Milan, la stagione dei record…negativi

Volge finalmente al termine una delle annate più disastrose della ultracentenaria storia del club. Il condottiero dell’armata bracaleone rossonera, Pippo Inzaghi, parla ancora di segnali positivi. La realtà è che un Milan così brutto non si vedeva da tanto tempo. Per fortuna è già tempo di pensare alla prossima stagione.

MILANO - Dei consueti deliranti commenti di Filippo Inzaghi a fine partita, quello post Sassuolo-Milan ha davvero lasciato tutti a bocca aperta: «Vorrei che questa stagione non finisse mai». Va bene che le prossime partite contro Torino e Atalanta saranno per l’allenatore piacentino le ultime due sulla panchina rossonera, ma desiderare di proseguire la stagione più disastrosa, catastrofica, infausta, sciagurata della recente storia milanista è sembrata davvero una mancanza di rispetto per lo sconcertato tifoso del diavolo.

BERLUSCONI DELUSO DA INZAGHI - L’effettivo prepensionamento del tecnico rossonero è arrivato qualche giorno fa grazie alle parole di Silvio Berlusconi che ha chiarito i motivi della mancata intesa con il tecnico: «Avevamo chiesto che giocassero i giovani, una richiesta rimasta inevasa». In effetti erano in molti, tra i tifosi rossoneri, a voler vedere in campo nelle ultime giornate di una stagione ormai chiusa anzitempo, i giovani virgulti del vivaio milanista, i vari Mastalli, Donnarumma, Modic, Mastour, Cutrone, anche per dare un senso a questa annata infelice. Invece nulla, l’unico che ha visto il campo per pochi minuti è stato Felicioli, sul 3-0 già in ghiaccio subito in casa del Napoli. Poco, troppo poco.

IL CAMPIONATO DEI RECORD - E allora resta il campionato dei record, naturalmente tutti negativi. Una stagione che si è rivelata la peggior annata rossonera nei 16 campionati a 20 squadre. Innanzitutto il dato relativo ai punti conquistati: 46 punti nelle prime 36 partite. Mai, nei campionati a 20 squadre, il Milan aveva totalizzato un bottino così magro, una media di 1,27 punti a partita, praticamente da lotta per non retrocedere e salvezza in extremis.
Ma non è finita. Al Milan dell’ex bomber Superpippo spetta il primato del più basso numero di gol segnati (50 reti), malgrado l’inizio di campionato avesse lasciato intravedere un attacco atomico (8 gol nelle prime due partite), e perfino della peggior difesa (ben 49 gol subiti). 

MINOR NUMERO DI VITTORE E MAGGIOR NUMERO DI SCONFITTE - E se andiamo ad analizzare i numeri della classifica viene fuori che il manipolo di ragazzotti in rossonero guidati da Pippo Inzaghi detiene il record per il minor numero di vittorie (11), il maggior numero di pareggi (13) e - a pari merito con il Milan della scorsa stagione - anche il primato per il maggior numero di sconfitte (12). Può bastare? Chissà, ci sono ancora due partite, contro Torino e Atalanta per riuscire a far meglio…o peggio.

NON RESTA CHE PENSARE AL PROSSIMO ANNO - Per fortuna la stagione volge al termine ed è già tempo di pensare al mercato. Che arrivi Ancelotti oppure no, Silvio Berlusconi sembra orientato a mettere la parola fine a questo lunghissimo periodo di austerity e pare voler riprendere a spendere per la sua creatura. L’importante però è che si ricostruisca la squadra sulla base di un progetto da portare avanti nel tempo, senza troppi proclami (poi puntualmente smentiti dai fatti), e che si ricominci a lavorare per programmare un futuro radioso. Dopo tutti questi anni di amarezze, il tifoso rossonero merita di tornare a sperare.