29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Calcio | Serie A

Milan, al Portello nessuno vuole il nuovo stadio

Prende corpo e forma la protesta degli abitanti del Portello, fermamente intenzionati ad impedire che il nuovo impianto progettato dal Milan possa sorgere tra le loro case: «Una follia costruire uno stadio proprio qui, in mezzo alla città».

MILANO - Ed ora il Milan ha un nemico in più. Come se non bastasse il mare in tempesta nel quale è costretto a navigare la squadra guidata da Filippo Inzaghi, all’orizzonte rossonero si è manifestato un nuovo avversario da combattere: il comitato «No allo Stadio al Portello».
Gli abitanti di Zona 8, fermi nella loro opposizione al progetto del nuovo stadio del Milan nell’area della ex Fiera, praticamente tra le loro case, si sono dati appuntamento per manifestare contro la creatura voluta a tutti i costi da Barbara Berlusconi, con l’appoggio peraltro anche dalle istituzioni locali. 

NASCE IL COMITATO «NO ALLO STADIO AL PORTELLO» - Presso l'oratorio della parrocchia di Sant'Idelfonso, in piazza Damiano Chiesa, si sono date appuntamento circa 350 persone, accorse ad ascoltare le ragione del comitato. Tra loro anche una folta rappresentanza dei lavoratori della Citroën, preoccupati perchè, qualora il progetto del nuovo stadio del Milan venisse approvato, i loro posti di lavoro presso la sede dell'azienda francese in via Gattamelata potrebbero essere a rischio.
«Per noi è difficile pensare di dover spiegare perché non vogliamo uno stadio nell'area della vecchia Fiera - le parole di Rolando Mastro Damiato, uno dei promotori dell’iniziativa di protesta -. È inammissibile che un'Amministrazione Comunale che dovrebbe avere a cuore l'interesse dei cittadini e un Ente Fiera che propone un bando per la riqualificazione dell'area, prendano in considerazione un progetto che va verso la dequalificazione». 

«LA REALTÀ INGLESE È BEN DIVERSA» - La causa principale del malcontento dei residenti, secondo quanto si legge in un manifesto contenente le 11 ragioni per cui il comitato «No allo Stadio al Portello» si dichiara contrario al progetto, sarebbe da ricercarsi soprattutto in un problema di viabilità. Secondo i cittadini, infatti, lo stadio sarebbe troppo centrale (addirittura più dello Stadio San Siro) e costruito tra le case in una zona priva di parcheggi. Una situazione che andrebbe a creare problemi di ordine pubblico e situazioni di degrado che finirebbero per svalutare il patrimonio immobiliare della zona e peggiorare la qualità della vita per i residenti. «Degli altri progetti in gara nemmeno noi sappiamo molto - sostiene Alda Damiani, altra leader del Comitato -. Sembra quasi che vogliano preparare l’opinione pubblica. E non ci vengano a raccontare che in Inghilterra hanno stadi in mezzo alla città, quelli li hanno costruiti un secolo fa e le varie città sono cresciute intorno. In una metropoli come Milano vogliono fare uno stadio studiato su modelli di città piccole, quali Bilbao o Basilea, a soli 1800 metri da San Siro. È una follia».

La famiglia Berlusconi è avvisata. Se si vorrà dar vita al nuovo impianto di proprietà, ci sarà un nuovo nemico da combattere. E sembra davvero molto agguerrito.