26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Calcio | Milan

Bruno Pizzul: «Il Milan di Inzaghi non ha ancora una sua identità»

Il celebre telecronista friulano analizza la stagione dei rossoneri: «Questo Milan non è costruito bene, penso che la società dovrebbe essere più chiara e sincera coi propri tifosi».

MILANO - Dalla sua voce i tifosi milanisti hanno ascoltato i trionfi rossoneri di Barcellona nel 1989, di Vienna l’anno dopo e di Atene nel 1994; oggi Bruno Pizzul, celebre telecronista calcistico della Rai per oltre trent’anni, prova a fare il punto sulla complicata annata che il Milan di Filippo Inzaghi sta vivendo. «Inzaghi è in sella da giugno ma ancora non si vede la sua impronta - afferma Pizzul - e la squadra non ha una sua identità. Le responsabilità non sono tutte dell’allenatore, ovvio, ma la situazione è preoccupante e il tecnico dovrebbe tentare qualcosa in più, anche perché si sa come è il calcio, se i risultati non arrivano, alla fine paga l’allenatore. Inoltre devo dire che in questa squadra fanno un po’ tutti come gli pare, Menez è un giocatore importante ma non si sposa bene con Destro che a sua volta sta facendo male perché i compagni non lo supportano abbastanza. Questo Milan non è costruito bene, penso che la società dovrebbe essere più chiara e sincera coi propri tifosi, dire che al momento non si possono fare miracoli, che si sta cercando di rifondare la squadra, magari valorizzando i nostri giovani, senza illudere nessuno che possano tornare a breve i tempi gloriosi del passato».