Il Mondiale inizia col botto: torna la leggenda Bayliss
La Ducati sceglie il tre volte campione del mondo per sostituire Davide Giugliano, infortunatosi negli ultimi test pre-stagionali. Venerdì le prime qualifiche che daranno il semaforo verde alla stagione 2015.
PHILLIP ISLAND – Il Mondiale Superbike non è ancora iniziato, ma la Ducati ha già messo in segno il primo colpo da maestra. Tutto è nato, in realtà, da una coincidenza sfortunata: l'infortunio di Davide Giugliano nei test pre-stagionali di questa settimana a Phillip Island, dove nel weekend è in programma il Gran Premio inaugurale dell'anno. Inizialmente il piano della casa di Borgo Panigale era quello di schierare una sola moto, o al massimo il collaudatore Michele Pirro.
Poi, si è fatta strada la pazza idea: il grande ritorno di Troy Bayliss. I pezzi del puzzle sono andati a posto rapidamente: la leggenda australiana voleva fortemente tornare in pista, in particolare davanti al suo pubblico di casa e nella gara che segna il venticinquesimo anno di presenza della terra dei canguri in Superbike. Così, ieri è arrivato l'annuncio: il tre volte campione del mondo farà la sua spettacolare rentrée a sette anni dal suo ritiro dalle derivate di serie. Nel frattempo, però, non ha lasciato né la Ducati né le corse in moto, anzi l'anno scorso si è laureato campione australiano della dirt track.
«So che sarà un weekend molto impegnativo, anche perché è un po’ di tempo che non guido la Panigale R – ha commentato Bayliss, che all'attivo ha 52 gare vinte in SBK – ma conosco bene la pista e quindi spero di trovare il ritmo giusto dopo qualche giro. Cercherò di divertirmi e naturalmente farò del mio meglio per ottenere un buon risultato e fare un bello show per tutto il mio pubblico». Un grande colpo comunicativo, si diceva, per coprire quella che comunque potrebbe risultare una botta micidiale per le ambizioni di titolo della Ducati e soprattutto del suo pilota italiano di punta.
Giugliano, infatti, nella caduta si è fratturato due vertebre lombari e non potrà tornare in sella prima di 90 giorni, ovvero dopo ben quattro Gran Premi. Dimesso la notte scorsa dall'Alfred Hospital di Melbourne, il pilota romano rientrerà in Italia lunedì prossimo per sottoporsi ad ulteriori controlli. «Il mio obiettivo adesso è di impegnarmi al massimo per recuperare il prima possibile – afferma il 25enne – e tornerò in Italia al più presto per incominciare il lavoro di riabilitazione».
IL CAMPIONE È FIDUCIOSO – Intanto, oltre alla Ducati, anche gli avversari scaldano i motori in vista dell'apertura delle ostilità prevista venerdì con le prime qualifiche. Osservati speciali il neo-acquisto Kawasaki Jonathan Rea, il giovane ex Moto2 della Aprilia Jordi Torres e, soprattutto, il campione del mondo in carica Sylvain Guintoli, passato alla Honda. «Mi sento soddisfatto dopo gli ultimi test, nonostante il gap che ho accusato dai primi», ha commentato il francese. I rivali sono avvisati.