24 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Calcio internazionale

Barcellona furioso: confermato lo stop al mercato fino al 2016

Nessuna riduzione di pena da parte del Tribunale arbitrale dello Sport che ha respinto il ricorso del Barcellona e ha confermato il divieto di mercato per le prossime due sessioni. Reazione sdegnata da parte del club blaugrana: «Sanzione sproporzionata». La battaglia legale continuerà.

LOSANNA - Non che in Catalogna si contasse poi tanto su una riduzione della pena, ma quella che è arrivata dal Tribunale arbitrale dello sport può comunque essere considerata una vera mazzata alle ambizioni e ai propositi di ulteriore crescita del Barcellona. Oggi infatti è stato respinto dal TAS il ricorso dei blaugrana e confermato quindi il divieto di fare mercato per le prossime due sessioni, quella invernale che sta per cominciare e quella estiva del 2015. Il Barcellona potrà tornare operativo a partire dal 1 gennaio 2016. 

Violate le norme sulla compravendita dei giovani - Come forse si ricorda, la sanzione era già stata comminata prima della scorsa estate, ma il preannuncio di ricorso garantì uno slittamento che permise poi al Barcellona di mettere a punto l’operazione dell’estate, il trasferimento di Suarez dal Liverpool per l’iperbolica cifra di 80 milioni di euro.

Il club catalano era stato punito dalla commissione disciplinare della Fifa per aver violato le regole internazionali sulla compravendita di dieci Under 18, poi finiti nella cantera. Le indagini riguardavano i trasferimenti di una serie di calciatori minorenni al Barcellona nel periodo tra il 2009 e il 2013. Secondo l'articolo 19 del regolamento Fifa in materia, i trasferimenti internazionali dei giocatori sono consentiti soltanto per quegli atleti che hanno compiuto 18 anni.

Gli spagnoli, inoltre, sono stati multati anche di 374mila euro (450mila franchi svizzeri).

Rabbia Barcellona: Sanzione sproporzionata - «Una sanzione completamente sproporzionata». È questo il primo commento del Barcellona, apparso in una nota nella quale si commenta la decisione del Tas che ha rigettato il recorso catalano avverso la decisione della Fifa che ha bloccato il mercato del club per due sessioni di mercato. Il club catalano sottolinea come sia «un esempio mondiale in relazione all'istruzione e alla formazione di giovani calciatori» che «ha permesso a centinaia di giovani giocatori di coronare i propri sogni e di formarsi come persone». La versione del Barcellona è che gli errori commessi sono stati di ordine amministrativo «causati soprattutto dal conflitto normativo esistente tra i regolamenti della Fifa e la legislazione spagnola e dalla convinzione del club. In ragione di questo il Barcellona considera la sanzione completamente sproporzionata, perché prevede una pena eccessiva per il club se si considera il percorso della società e le circostanze di questo caso specifico». La battaglia legale continuerà presumibilmente dinanzi al Tribunale federale svizzero per ricorrere contro il lodo del Tas.

Bartomeu: Sentenza fuori da logica sportiva - Dopo la prima presa di posizione ufficiale della società sono arrivate anche le dure dichiarazioni del presidente del club blaugrana, Bartomeu: «Oggi è stata commessa una grande ingiustizia nei confronti del Barcellona e del mondo del calcio in generale. La decisione del Tas che ha dato ragione alla Fifa è fuori da ogni logica sportiva - ha proseguito il numero 1 del Barcellona -. La Fifa e il suo presidente dovrebbero proteggere il mondo del calcio e con queste decisioni si allontanano dall'obiettivo. Adesso lotteremo affinchè questa norma venga cambiata. Ai nostri soci posso assicurare che il progetto sportivo de La Masia non subirà contraccolpi».